25 anni Shakespeare in Love, storia d’amore eterna

Shakespeare in Love compie 25
anni. L’11 dicembre del 1998 il cinema regalava agli spettatori
l’emozione di poter rivivere con gli occhi dello stesso William
Shakespeare la storia d’amore per antonomasia, quella tra Romeo
e Giulietta. Come sua musa ispiratrice, una splendida Gwyneth
Paltrow, nei panni di Viola De Lesseps. La sua interpretazione
le valse un Oscar e un Golden Globe come migliore attrice
protagonista. All’epoca aveva solo 26 anni. In totale la
pellicola vinse, tra gli altri premi, sette Oscar e tre Golden
Globe nel 1999.
    La commedia romantica, diretta da John Madden, è ambientata
nella Londra elisabettiana alla fine del XVI secolo. Un giovane
Shakespeare (interpretato da Joseph Fiennes) soffre di un blocco
di ispirazione che risolve trovando la sua musa in Viola, una
ragazza molto romantica che sogna di poter fare teatro,
nonostante a quell’epoca il mestiere di attrice fosse
interdetto. La loro storia d’amore ispira al drammaturgo inglese
Romeo e Giulietta, in parte specchio veritiero della loro
vicenda sentimentale anche nel triste finale perché Viola sposa,
secondo le regole di allora, un partito (Colin Firth nei panni
di Lord Wessex) imposto dai genitori ed i due amanti si devono
lasciare. Nel cast anche Ben Affleck, nel ruolo Edward Alleyn,
un attore teatrale.
    Inizialmente il ruolo di Viola era stato dato a Julia
Roberts, ma ‘Pretty Woman’ abbandonò il progetto e in
un’intervista di qualche mese fa il produttore Edward Zwick
rivelò: “Mancò l’alchimia con il resto del cast”. La magia
avvenne appunto con Paltrow e Shakespeare in Love divenne anche
un successo di botteghino incassando quasi 300 milioni di
dollari contro un budget di 25 milioni. In Italia si piazzò al
secondo posto tra i film di maggior incasso della stagione
cinematografica 1998-99. “Cambiò la mia vita”, disse l’attrice
in un’intervista a Variety di alcuni anni fa a proposito del suo
Oscar e del successo del film. “Non ci fu più un ritorno alla
normalità”, aggiunse.
    La pellicola tuttavia non fu priva di controversie, in
particolare per le vittorie alla 71/a edizione degli Oscar.
    Sconfisse, infatti, il grande favorito, Salvate il Soldato Ryan
di Steven Spielberg.
   

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