giovedì, 28 Novembre 2024
Brienza, donne sanno far squadra, in tv e in campo
“Non è vero che le donne non sanno fare squadra, è solo un vecchio mito da sfatare. E siamo pronte a dimostrarlo, sia in studio che in campo”. Appassionata e ansiosa di guidare quella che potrebbe essere una piccola grande rivoluzione televisiva, Francesca Brienza dal 28 agosto, alle 17.30, sarà su La7 (e in contemporanea su La7d) per raccontare Empoli-Roma, prima partita del campionato di Serie A di calcio femminile che la rete di Urbano Cairo manderà in onda in esclusiva e in chiaro per due anni, a seguito dell’accordo raggiunto con la Figc.
“Abbiamo il compito di accompagnare verso il professionismo il calcio femminile. Siamo felici e pieni di adrenalina, sarà una nuova avventura per La7 ma anche per me, che vengo da 8 anni di calcio maschile. Dopo molti colleghi maschi esigenti, sono entusiasta di avere accanto tante colleghe preparate”, dice all’ANSA la conduttrice, che potrà contare sulle telecronache delle giornaliste sportive Cristina Fantoni e Laura Gobbetti e sul commento tecnico di Martina Angelini.
Con lei in studio ci sarà Antonio Cabrini, “come ospite fisso e braccio destro: un altro grande campione, dopo gli altri che ho avuto la fortuna di incontrare sul mio percorso, il mio mentore Bruno Conti e Fulvio Collovati”. Scherzando sul destino che mette sempre il suo nome accanto a quello della Roma (“non sono affatto sorpresa che la prima partita sia Empoli-Roma, io e questa squadra siamo legate a vita”, dice), Brienza, che oltre a lavorare a Tiki Taka e Quelli che il calcio è stata il volto di RomaTv ed è fidanzata con Rudi Garcia, ex allenatore della squadra giallorossa, afferma di aver accettato la sfida del calcio femminile principalmente per dare il proprio contributo “per accelerare un cambiamento culturale ormai avviato”. “Non c’è un precedente, è un salto nel vuoto: per la prima volta, in chiaro, tutti coloro che vorranno potranno vedere in tv il calcio femminile di Serie A. E’ una scommessa certo, ma sono convinta che sarà una bellissima stagione e che alla fine festeggeremo il passaggio al professionismo di queste atlete che ci mettono cuore, anima e tanto impegno”, afferma.
Quale sarà la risposta del pubblico, soprattutto quello maschile? “Il pubblico va instradato, ma dovremo essere noi bravi a farlo divertire e appassionare”, prosegue, “noi in Italia siamo un po’ in ritardo rispetto a quello che succede all’estero dove il calcio femminile è molto seguito. Io vengo da due anni di vita a Lione e lì la squadra di calcio femminile è tra le più temute e in molti vorrebbero allenarla. Gli spettatori maschili potranno riscoprire con il calcio femminile ciò che ormai, forse perché vittima di se stesso, quello maschile non ha più: la purezza. Sono convinta che il pubblico si appassionerà”.
Fiducioso sulla risposta del pubblico anche il direttore di La7 Andrea Salerno: “Per quanto riguarda la cultura sportiva c’è solo da imparare dalle donne. Noi crediamo che sia possibile raccontare il calcio femminile, esploso in tutto il mondo non solo come spettacolo ma come veicolo di valori contemporanei e ci impegneremo a farlo: sarà divertente”, afferma, “è un momento di transizione, perché il calcio femminile dal prossimo anno passerà al professionismo: speriamo di essere all’altezza di questa sfida e di creare qualcosa di culturalmente e televisivamente forte”. (ANSA).