Cinema, i film imperdibili del 2024

L’ex Regina degli scacchi Ania Taylor-Joy diventa «Furiosa» nel sequel di Mad Max. Lady Gaga si trasforma in Joker. Guida ai film in arrivo (dove le donne sono le vere eroine), ai cartoni e ai blockbuster per tutti.


Se il 2023 al botteghino si è chiuso con il dominio delle donne, rappresentato dal successo planetario di Barbie e quello nostrano di Paola Cortellesi con il suo C’è ancora domani, anche per il 2024 sembra di poter puntare su personaggi femminili per attirare il pubblico in sala, nel tentativo di tornare ai fasti pre-pandemia, quando lo streaming era meno rilevante, e si incassavano 42,5 miliardi di dollari nel mondo (quest’anno probabilmente si arriverà a 29).

Non a caso ad aprire la stagione dell’estate americana, quella in cui si incassa di più, sarà Furiosa: A Mad Max Saga (uscirà il 24 maggio) in cui l’ex Regina degli scacchi Ania Taylor-Joy interpreterà i panni dell’imperatrice già incarnata da Charlize Theron in Mad Max: Fury Road (del 2015). È un prequel e uno spin off allo stesso tempo, perché racconta fatti antecedenti e paralleli alla saga del guerriero della strada, ma è un fatto rilevante che un protagonista maschile, ormai a fine corsa, venga sostituito da una ragazza. Il film racconta l’origine del personaggio: 45 anni dopo l’apocalisse che ha trasformato la Terra in un deserto sabbioso senza fine, Furiosa (Taylor-Joy) è una ragazza che vive in uno degli ultimi luoghi fertili rimasti, ma un giorno viene rapita dal signore della guerra Dementus (Chris Hemsworth). Mentre la banda di motociclisti di quest’ultimo si imbatte nella Cittadella di Immortan Joe (visto nel precedente film), la ragazza che vuole tornare a casa imparerà a trasformarsi in una spietata guerriera. «Non mi ero mai sporcata le mani in questo modo» dice Taylor-Joy, che è al primo blockbuster in carriera. «Ne sono felice perché troppo spesso mi hanno reso caruccia e fatto indossare abitini perfetti». Traduzione: aspettiamoci molta azione, molta violenza e maschi bastonati in nome di una sorta di spirito di rivincita di genere, anche se il regista è un uomo, quella vecchia volpe di George Miller, 78 anni.

Un altro maschio pronto a esaltare indubitabili prodezze femminili è Yorgos Lanthimos, fresco vincitore del Leone d’oro al Festival di Venezia con Povere creature!, in arrivo il 25 gennaio. Il film tratto dall’omonimo romanzo di Alasdair Gray è una sorta di Frankenstein al femminile: lo scienziato Godwin Baxter (Willem Dafoe) trova il cadavere di una giovane donna incinta e riesce a rianimarla sostituendo il suo cervello con quello del feto che porta in grembo. Il risultato è Bella (una straordinaria Emma Stone), adulta che deve reimparare a fare tutto, ma appena raggiunge una certa maturità cerebrale fugge alla scoperta del mondo, priva di maniere, vergogna e pregiudizi, e affamata di esperienze nuove sesso compreso. Molto sesso ci sarà anche in Challengers di Luca Guadagnino, in arrivo a settembre, che esplora il triangolo tra Tashi, un’ex campionessa di tennis (interpretata dalla sexy Zendaya), il marito tennista (Mike Faist), e il suo avversario (Josh O’Connor) che un tempo era il migliore amico di lui e fidanzato di lei.

Molta curiosità c’è per vedere il ritorno di Joaquin Phoenix nei panni del Joker, che gli ha già fruttato un Oscar, in Joker: Folie à Deux. Stavolta avrà una partner, Lady Gaga (già magnifica in A Star is Born e Gucci), chiamata a interpretare la psichiatra Harleen Quinzel, che dopo averlo conosciuto in carcere, rimane ossessionata da lui e si trasforma a sua volta in una criminale, col nome di Harley Quinn. Probabile che il regista Todd Phillips voglia sfruttarne le doti canore, per un numero musicale al tempo stesso spettacolare e dolente. Nel frattempo Robert Pattinson, in attesa di tornare a vestire i panni di Batman, si è tuffato nell’attesissimo Mickey 17 (a marzo negli Usa), che segna il debutto nel cinema americano del coreano Bong Joon-ho dopo l’Oscar vinto con l’eccezionale Parasite: ispirandosi a un libro di fantascienza di Edward Ashton, il regista racconta la storia di un «expendable», per dirla alla Sylvester Stallone, cioè un membro di una missione spaziale chiamata a colonizzare un pianeta inospitale, sacrificabile per la causa perché clonabile infinite volte. I fan del genere aspettano trepidanti anche Dune – Parte due, che vedrà il ritorno di Timothee Chalamet nei panni di Paul Atreides, e Il regno del pianeta delle scimmie, quarto capitolo della saga ispirata al romanzo anni Sessanta di Pierre Boulle, e in cui una scimmia si troverà ad allearsi con uno degli umani ormai schiavizzati dai primati per contrastare l’ascesa al potere del feroce scimpanzé Proximus Caesar, che vuole sottomettere anche i propri simili.

I bambini avranno pane per i loro denti con Cattivissimo me 4, Kung Fu Panda 4, il cartoon Garfield e soprattutto l’atteso Inside Out 2, che vede la giovane protagonista ormai diventata grande alle prese con una nuova emozione: l’ansia. Non mancherà di far ridere anche gli adulti in sala. Ci sono poi almeno due biopic che appagheranno la curiosità degli amanti della musica, sulla scia di quelli dei Queen ed Elton John: Bob Marley – One Love racconta l’ascesa al successo della leggenda del reggae, il suo impegno per il popolo e l’attività di pacifista, impegnato a riportare una tregua nella sua Giamaica dilaniata dalle divisioni politiche e dalla violenza delle gang affiliate, organizzando il One Love Peace Concert. Un film che potrebbe lanciare definitivamente la carriera dell’attore britannico Kingsley Ben-Adir. Dal Regno Unito arriva l’altra protagonista dell’attesa biografia musicale Back to Black: Marisa Abela avrà l’enorme responsabilità di portare sullo schermo la compianta Amy Winehouse, ritratta qui nelle prime fasi della sua carriera, fino alla realizzazione dell’album che dà il titolo al film e ha lanciato definitivamente la sua stella. Dopo il bel documentario Amy in molti volevano assicurarsi i diritti per realizzare un film di finzione sulla cantante, e a riuscirsi è stata la regista Sam Taylor-Johnson, che già aveva dedicato un progetto analogo ai primi anni di carriera di John Lennon in Nowhere Boy.

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