venerdì, 29 Novembre 2024
Vanity Fair, in un film 20 anni di cover in Italia
“Se indovini la copertina non
funziona solo in Italia, può andare ovunque. Non devi solo
raccontare il dibattito, lo devi generare. E questo una
copertina lo può fare”. Da quella con Gianna Nannini e pancione
in vista a Tiziano Ferro che si rivela come non mai e poi le “tante” Monica Bellucci, Miriam Leone nella sua Sicilia, gli
scatti d’autore di Nicolas Winding Refn o quella con Madonna:
come racconta il suo direttore, Simone Marchetti, questo è il
modo di essere e di “esserci” di Vanity Fair, il settimanale di
Condé Nast lanciato in Italia nel 2003, che per i suoi primi 20
anni si regala un docufilm: Cover Story 20 anni di Vanity Fair,
per la regia di Cosimo Alemà che lo ha scritto insieme a Matteo
Menduni, in arrivo al cinema il 29, 30 e 31 gennaio. Prodotto da Condé Nast ed Emma Film e distribuito da Adler
Entertainment, è un ritratto di vent’anni di giornalismo,
costume, spettacolo e cultura del nostro Paese. “Conoscevo la
rivista come chiunque – racconta all’ANSA il regista – Per il
film, però, ho iniziato a ‘studiarla’ e a metterla in
prospettiva con questi ultimi vent’anni”. Tra servizi
fotografici e interviste, ecco dunque una passerella che
racconta il gotha di talent e celebrity, con anche Kasia
Smutniak, Annalisa, Anna Wintour, Pierfrancesco Favino, Drusilla
Foer, Raffaella Carrà, Chiara Ferragni (per citarne davvero solo
alcuni). E poi i direttori: Carlo Verdelli, Luca Dini, Daniela
Hamaui e, dal 2018, Simone Marchetti. E i temi che Vanity ha
promosso e testimoniato: emancipazione femminile, sostenibilità,
impegno politico, passione per il cinema, l’inclusione e il
dialogo con tutte le diversità. “Abbiamo poi deciso – prosegue
Alemà – di intrecciare questo racconto con quello dell’estate
2023 della rivista”, tra riunioni di redazione, eventi come
Valentino al Chateau de Chantilly e il numero speciale diretto
da Michela Murgia, due mesi prima che ci lasciasse.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA