Covid:realtà virtuale utile a bimbi con disturbi neurologici

(ANSA) – ROMA, 03 SET – La realtà virtuale e le tecnologie
indossabili possono offrire un supporto ai bambini e adolescenti
con disturbi neurologici, come deficit di attenzione e
iperattività (Adhd), autismo e paralisi cerebrale, soprattutto
in condizioni di isolamento come quelle
vissute durante la pandemia da Covid 19. Lo indica la ricerca
pubblicata sulla rivista scientifica Frontiers in Psychology da
Fabrizio Stasolla, docente di Psicologia dello sviluppo
dell’Università Giustino Fortunato di Benevento.
    Nella ricerca sono stati analizzati i contributi più recenti
sugli effetti dell’utilizzo delle nuove tecnologie, in
particolare la realtà virtuale e tecnologie indossabili, utili
ad aiutare bambini e adolescenti con disturbi neurologici nella
loro quotidianità, per renderli progressivamente autonomi. “La
pandemia ha esacerbato drasticamente e improvvisamente – spiega
Stasolla – le fragili condizioni di salute di questi bambini a
causa dell’indisponibilità di servizi medici o riabilitativi e
di misure preventive, come la quarantena e il distanziamento
sociale, compromettendone ulteriormente la qualità di vita e
aumentando il carico delle famiglie e di coloro che se ne
prendono cura”. In questi casi, le opzioni di assistenza fornite
dalla tecnologia offrono l’opportunità di amministrare e
autoregolare in modo autonomo interventi utili sia a fini
valutativi che riabilitativi.
    La realtà virtuale, prosegue l’esperto, “è stata ampiamente
utilizzata a fini riabilitativi per affrontare disturbi da
deficit di attenzione e iperattività e i disturbi dello spettro
autistico. Assicura a queste persone esperienze sensoriali,
mediate dal computer in ambienti artificiali, migliorando le
interazioni virtuali in modo simile alla vita reale”. Le
tecnologie indossabili, invece, hanno il potenziale per
supportare e fornire sicurezza e assistenza sia agli operatori
sanitari che agli utenti, consentendo la comunicazione con
persone distanti, il monitoraggio remoto in tempo reale, la
previsione dei sintomi e la valutazione degli obiettivi
riabilitativi. (ANSA).
   

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