Past Lives, è primo al botteghino l’amore malinconico da Oscar

Agli Oscar è candidato come miglior
film e come migliore sceneggiatura originale (tra i favoriti in
questa categoria) Past Lives della regista coreano-canadese
Celine Song, in sala dal 14 febbraio con Lucky Red e primo al
botteghino in Italia, in questi giorni con 500mila euro nel
segno di una affermazione del cinema di qualità in sala.
    Past Lives è infatti tra i migliori film dell’anno ed è da non
perdere questa storia delicata, romantica, struggente,
malinconica, solo all’apparenza un triangolo amoroso.
    E’ ispirata alla storia vera della regista ed è una storia
capace di raccontare le nuove generazioni di expat, il potere
delle radici e allo stesso tempo la scelta di fare la vita che
vogliamo. Nora (Greta Lee) e Hae Sung (Teo Yoo), sono due amici
d’infanzia molto legati, un amore sottinteso, mai dichiarato
troppo apertamente. Si separano quando la famiglia di Nora dalla
Corea del Sud emigra in Canada. Due decenni dopo si ritrovano a
New York, lei scrittrice sposata con Arthur (John Magaro), lui
che voleva rivederla e si confrontano sul destino, l’amore e le
scelte che segnano il corso della vita. Accadde nella vita a
Celine Song che si ritrovò seduta in un bar tra due uomini
provenienti da periodi molto diversi della sua vita. Uno era suo
marito di New York, l’altro il suo amore d’infanzia, che era
venuto dalla Corea per visitare la città. In quel bar, nel ruolo
sia di traduttrice che di intermediaria, Song ha avuto la strana
sensazione di attraversare due dimensioni alternative,
fondendole in una sola. “Ero seduta lì tra questi due uomini che
mi amavano in modi diversi, in due lingue diverse e due culture
diverse. E io ero l’unico motivo per cui questi due uomini
parlavano tra loro – ricorda Song, drammaturga di spicco della
scena teatrale di New York e qui al suo esordio al cinema – C’è
qualcosa di quasi fantascientifico in questo. Ti senti come
qualcuno che può trascendere la cultura, il tempo, lo spazio e
la lingua”.
    Past Lives, applaudito al Sundance, passato al festival di
Berlino, presentato in anteprima italiana alla Festa del Cinema
di Roma, ha vinto numerosi premi, tra cui quello come Miglior
Film ai Gotham Awards, National Society of Film Critics Awards,
AFI Awards.
   

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