venerdì, 29 Novembre 2024
Orgoglio e Pregiudizio, il cinema queer storico e contemporaneo
Dal 25 marzo al Cinema Nuovo Olimpia
di Roma, Circuito Cinema presenta “Orgoglio e pregiudizio”,
rassegna cinematografica curata da Cesare Petrillo e Simone
Ghidoni dedicata al cinema queer storico (1961-1987) e
contemporaneo (dal 2007 a oggi). Particolare attenzione sarà
dedicata al regista argentino Marco Berger, premiato nel 2011 al
Festival internazionale del Cinema di Berlino per il miglior
film a tematica Lgbt, che sarà presente in sala nei giorni
lunedì 1, martedì 2 e mercoledì 3 aprile per incontrare il
pubblico e raccontare i suoi film Un rubio, Plan B, Taekwondo,
Hawaii, El cazador, Los agitadores, Ausente, mai usciti al
cinema in Italia.
La rassegna “Orgoglio e pregiudizio” nasce infatti dalla
necessità di dare spazio a titoli eccellenti che per ragioni di
mercato e culturali non trovano distribuzione nel nostro paese.
In più di un mese di programmazione saranno proiettate oltre
venticinque opere inedite e film che a partire dagli anni
Sessanta fino alla metà degli anni Ottanta hanno fatto da
spartiacque: da Quelle due di Wyler e Domenica maledetta
domenica di Schlesinger fino a My Beautiful Laundrette.
Tra i recuperi eccellenti i primi film, inediti, di Céline
Sciamma e Robin Campillo, oggi nomi di richiamo ma un tempo
relegati al mondo underground.
Inoltre il primo americano apertamente lesbo, Desert Hearts
(1985), il debutto dirompente di Dee Rees (Pariah, 2011), titoli
che arrivano dall’America del Sud (i brasiliani Flores raras,
Hoje eu quero voltar sozinho) e dall’Europa.
Infine la scoperta di un grandissimo autore, Marco Berger,
argentino, classe 1977. Il tema gay è centrale in tutta l’opera
di questo regista che viaggia per il mondo con le sue storie
mozzafiato, ma in Italia non ha trovato ancora una sua casa.
Dall’opera di esordio (Plan B) all’ultimo film (Los agitadores),
Berger mette a fuoco storie di uomini contemporanei nella loro
nudità, morale e fisica. La scoperta suggestiva di un mondo,
l’Argentina contemporanea, attraverso una parte di una società
fino a poco tempo fa intrappolata in un modello maschile latino,
virile, invulnerabile.
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