Venezia: la Regina di scacchi in thriller-horror

(ANSA) – VENEZIA, 04 SET – Thriller psicologico con venature
horror, un pizzico di moda e tanti anni Sessanta nella sua forma
più glamour, quelli della fascinosa swinging London, vissuta
come realtà parallela a quella contemporanea. LAST NIGHT IN SOHO
di Edgar Wright, che passa oggi Fuori Concorso alla Mostra del
Cinema di Venezia, si presenta così e con il valore aggiunto di
avere nel cast Anya Taylor-Joy (l’attrice protagonista de LA
REGINA DI SCACCHI) nel ruolo di una cantante. A raccontare il tutto è la giovane, solitaria e timida Sandy
(Thomasin McKenzie) che dalla provincia si è da poco trasferita
nella capitale inglese per studiare moda e design.
    E questo anche per realizzare il sogno di sua madre che si è
tragicamente suicidata e che gli appare ogni tanto. Un carattere
visionario, il suo, che gli fa accettare poi con una certa
disinvoltura il fatto che, pur seguendo un corso di moda nella
Londra contemporanea, si ritrovi quasi ogni sera in quei
favolosi anni Sessanta dove la sua vita si confonde con quella
della scintillante cantante Eloise (Taylor-Joy), un’artista
disposta a tutto pur di sfondare. Il film, che uscirà nelle sale
italiane il 4 novembre con Universal ha nel cast anche: Matt
Smith, Terrence Stamp, Diana Rigg, Rita Tushingham, Michael Ajao
e Synn›ve Karlsen.
    Che rapporto a Taylor-Joy con il canto? “Ho sempre e solo
cantato sotto la doccia: farlo sul set mi terrorizzava, ma allo
stesso tempo era emozionante”.
    Gli anni Sessanta? “Ho sempre amato la musica di quegli anni.
    Faccio sempre playlist per i miei personaggi: questa volta la
playlist era già nel film. A me la musica a recitare, a
visualizzare il film nella mente”.
    Mentre sulla sua strada per il successo dice: “La battaglia per
farcela è qualcosa che tutti affrontiamo. Sì mi sento in
sintonia con il personaggio di Eloise, con la sua fame, la sua
voglia di essere parte di questo mondo, perché anche io non
conoscevo nessuno nell’industria del cinema, e continuavo a
sentirmi dire che dovevo essere ‘nel posto giusto al momento
giusto’, ma come fai a sapere qual è il posto giusto al momento
giusto? Sì proprio come lei”. (ANSA).
   

Leggi su ansa.it