Paolo Virzì, ‘il mio nuovo Ferragosto sul tempo che passa’

Salsicce contro insalata e tofu.
    Orgoglio italiano contro un mondo senza confini, fluido. Dopo
ventisette anni tornano in Un altro Ferragosto le famiglie di
Ferie d’agosto di Paolo Virzì, ma le ideologie sono ormai
marmellata e prevale invece su tutto un grande spleen e
un’altrettanto grande malinconia. “È un bilancio sul tempo che
passa su queste due famiglie in cui non arriva certo la
maturità, ma casomai diventano più fragili – spiega il regista
-. Questo film è anche una riflessione su me stesso e il mio
rapporto con il tempo. Non a caso lo presento nel giorno in cui
compio sessant’anni: chi avrebbe mai pensato di arrivarci?”.
    In questo sequel, in sala dal 7 marzo con 01, il giornalista
Sandro Molino (Silvio Orlando), ormai malandato, torna nella
casa di Ventotene con la sua compagna Cecilia (Laura Morante).
    Insieme a loro il figlio Altiero (Andrea Carpenzano),
ventiseienne imprenditore digitale (ha ideato un’app di
messaggistica), sposato con un fotomodello, e un gruppo di
vecchi amici del giornalista ancora in preda alle sue ideologie:
la sua ossessione è ora scrivere una lettera a Ursula von der
Leyen per salvaguardare Ventotene. Suo allievo prediletto Tito,
il nipotino di dieci anni.
    Dall’altra parte della barricata ancora la famiglia
Mazzalupi, ora composta da Sabrina Ferilli insieme a un nuovo
improbabile compagno interpretato da Christian De Sica (che ha
preso il posto del compianto Piero Natoli) e soprattutto
rappresentata dalla nipote Sabry Mazzalupi (Anna Ferraioli
Ravel), notissima influencer curvy che insieme al suo fidanzato
manager, un ‘coattissimo’ Cesare (Vinicio Marchioni), è
sull’isola per il loro matrimonio.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it