Italia mal di gol, Mancini ora fa conti Mondiali

Zaniolo falso nove. Anzi, Chiesa. A tratti Insigne. La girandola di posizioni al centro dell’attacco dell’Italia nell’ultima mezzora della partita in Svizzera racconta più chiaramente di ogni numero la vera difficolta’ dell’Italia post-Europeo: il mal di gol. “Giochiamo bene ma il il pallone non entra: lasciamo parlare chi dice che l’incantesimo è finito, noi crediamo in questa Italia, voi no..”, dice all’indomani dello 0-0 di Basilea Jorginho.
    L’errore dal dischetto, con quel tiro troppo morbido parato da Sommer, “fa male”, confessa l’italo-brasiliano, “perche’ è’ arrivato in un momento importante e poteva sbloccare la partita che meritavamo di vincere”. Così invece, dato per assodata l’assoluta necessita’ di cogliere contro la Lituania il primo successo post Europeo, Roberto Mancini deve cominciare a usare il pallottoliere mondiale per calcolare possibilita’ e rischi della qualificazione mondiale, ed evitare lo spareggio. Nel suo gruppo, il C, l’Italia e’ prima a 11 punti, 4 in piu’ della Svizzera che pero’ ha due partite in meno: sono quelle contro la Bulgaria, nelle quali gli azzurri hanno raccolto 4 punti. Se gli elvetici vinceranno tutte le loro partite l’Italia dovra’ fare altrettanto e battere la Svizzera all’Olimpico, il 12 novembre.
    Ma c’e’ l’incognita della trasferta in casa dell’Irlanda del Nord, a Belfast, che gli avversari di Mancini affronteranno mercoledi’ e gli azzurri nell’ultimo turno, il 15 novembre.
    “Vedrete, battiamo la Svizzera e passiamo”, ha rassicurato ieri il ct, in realta’ visibilmente contrariato dalla difficolta’ della sua nazionale a fare gol. Per tutto il primo tempo, Mancini ha dialogato con un Immobile in difficolta’, provando a spiegargli come sfruttare la lentezza dei due centrali difensivi della Svizzera. Ma non e’ solo la doppia versione del centravanti Lazio – prolifico col club, a secco in azzurro – a spiegare il mal di gol: in fondo, l’occasione piu’ ghiotta l’ha sprecata Berardi, oltre a Jorginho. Per la Lituania, in ogni caso, c’e’ il rischio che il ct debba chiedere al capocannoniere del campionato un po’ di straordinario. I cambi sono programmati, “perche’ i ragazzi sono stanchi” dopo due partite a inizio stagione, e a casa sono gia’ tornati Verratti (per lui ci sara’ ancora Locatelli) e Pellegrini. Ma in attacco, a parte Raspadori e Kean, i ricambi sono pochi, per trovare il gol mancante contro la Lituania. “Il calcio e’ cosi’: giochiamo bene, la palla non entra, ma non c’e’ una risposta – dice Jorginho – In questo momento non dobbiamo buttarci giù, ma restare lucidi e credere in noi stessi: voi di certo non lo farete al posto nostro…”. Ora c’è l’ultima di settembre, mercoledì a Reggio Emilia contro la Lituania, per riaccendere quella magia europea.

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