giovedì, 28 Novembre 2024
Maciste supereroe italiano tra D’Annunzio e Mussolini
Attenzione a Maciste. Non è stato
solo il primo supereroe italiano, ma anche un pezzo di storia
del nostro Paese in cui sono coinvolti personaggi come
D’Annunzio e Mussolini. È stato poi il muscoloso protagonista di
un kolossal ante litteram come Cabiria e, infine, uno
scaricatore di porto, un camallo, di quella grande città di mare
che è Genova. Queste solo alcune delle cose che si scoprono
vedendo il bel documentario di Maurizio Sciarra, Il ritorno di
Maciste, che approda al Bif&st 2024 (16-23 marzo).
Tutto parte dai giorni nostri. Al termine di una proiezione
di Cabiria di Giovanni Pastrone organizzata dal critico Steve
Della Casa, si materializza uscendo dallo schermo Maciste
(interpretato dal campione di canottaggio Giuseppe Abbagnale). I
due iniziano così un viaggio attraverso luoghi e ricordi del
passato di questo gigante forte e gentile, ricostruendo la sua
vera identità, ovvero quella del camallo genovese Bartolomeo
Pagano, scelto dal regista Pastrone per interpretare il
leggendario personaggio pieno di forza virile. Ma per raccontare chi fu davvero Maciste – il nome fu
concepito da Gabriele D’Annunzio in persona che collaborò anche
alla sceneggiatura del film di Pastrone -, il docu deve
necessariamente raccontare anche l’incredibile storia di
Cabiria, girato a Torino nel 1914 e considerato il più famoso
film italiano del cinema muto. Vale a dire raccontare di
Cabiria, bambina che rischiò durante la terza guerra punica
d’essere sacrificata agli dei, ma fu salvata da un patrizio
romano e dal suo schiavo Maciste; far rivivere la nascita di
quell’arte totale nascente che è il cinema (così la definì lo
stesso D’Annunzio) e, infine, spiegare come uno sconosciuto
scaricatore di porto di Genova fosse divenuto in poco tempo una
star internazionale. Un personaggio che, anche per le movenze e
pose, entrò prepotentemente nell’immaginario italiano tanto da
influenzare, molti dicono, alcuni atteggiamenti di Benito
Mussolini.
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