Ghirelli, riforma serie C? intanto stop a ripescaggi

(ANSA) – ROMA, 07 SET – “Voglio fare una riforma sostenibile,
soprattutto dal punto di vista economico. Mi devono dire: la
serie C serve o non serve? Io dico di sì, e che il nostro
campionato deve servire a formare anche allenatori e dirigenti,
questi ultimi capaci anche di districarsi nelle norme fiscali e
previdenziali alle quali i club devono sottostare”. Così il
presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli, intervenuto alla
presentazione delle nuove divise del Trastevere (“vengo qui
perché vi aspetto in serie C, sarebbe un passaggio notevole
anche per Roma”), parla del progetto di riforma del terzo
campionato nazionale e del quadro complessivo del calcio
italiano. “Bisogna assolutamente discutere di una diversa
ripartizione dei fondi della legge Melandri – ha detto ancora
Ghirelli -. Come immagino la C che voglio? Quanti gironi? Non mi
farò incastrare da livelli e numeri, piuttosto voglio sapere
cosa vogliono fare, e quali proposte hanno, serie A, B e D. Io
intanto il 14 porterò avanti l’idea di abolire i ripescaggi,
perché parlo di fatti e cose concrete”. “E voglio vedere chi
bluffa – ha aggiunto il presidente della Lega Pro -: in serie A
c’è qualche presidente di club che pensa di esserlo anche della
lega, invece dovrebbe pensare a tornare ad essere competitivo
perché adesso non lo è”.
    Ghirelli ha parlato anche del problema delle norme sugli stadi,
che hanno costretto molti club neopromossi in C ad ’emigrare’ e
giocare le partite in casa perfino in altre regioni, com’è il
caso del Messina a Crotone. “Per fare la C bastano posti per
1.500 spettatori, ma ci sono regole da rispettare – ha detto
Ghirelli -, come quelle sugli impianti di illuminazione, o sulle
strutture per ospitare chi trasmette le nostre partite, come Rai
e Sky. E’ evidente che bisogna rendere tutto ciò sostenibile, e
adeguare gli impianti. Io comunque vorrei dire basta alle
deroghe e fare in modo di stabilire che chi sale deve già avere
l’impianto pronto in casa propria. So che questo penalizza, ad
esempio, proprio il Trastevere, ne abbiamo parlato tante volte,
ma questa società ha un’immagine forte, anche nel sociale, e 110
anni di storia. Quindi, come ho detto, l’aspetto in Serie C”.
    (ANSA).
   

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