Mikkelsen, eroico capitano per La terra promessa

Ambizione, epica e vendetta, la
grammatica del melodramma è tutta in La terra promessa di
Nikolaj Arcel, in sala dal 14 marzo con Movies Inspired, che ci
porta a metà ‘700, quando il re danese Frederik V mostra il
folle desiderio di veder coltivata la brughiera selvaggia dello
Jutland in modo che possa generare nuove tasse per la cassa
reale.
    Nessuno, però, osa eseguire il decreto reale perché la
brughiera è un luogo desolato e pericoloso, popolato solo da
nomadi e banditi. A questo punto entra in scena Ludvig von
Kahler (Mads Mikkelsen), ex capitano dell’esercito danese, che
decide di tentare l’impresa. E questo anche per un buon motivo:
ricevere un titolo nobiliare lui che è un ‘bastardo’ (Bastarden
è il titolo originale di questo film), ovvero figlio di un
nobile e una serva.
    Nel film, tratto dal romanzo del 2020 Kaptajnen og Ann
Barbara di Ida Jessen, Ludvig, oltre ad avere contro l’ostilità
della brughiera, dovrà vedersela non solo con un perfido
proprietario terriero (Simon Bennebjerg) che gli metterà in
tutti i modi i bastoni tra le ruote, ma anche con la mentalità
dell’epoca per il fatto che ha accolto nella sua fattoria una
ragazzina di colore considerata allora foriera di sventure.
    Dalla sua l’ex capitano ha, oltre un’ostinazione esagerata, anche la vicinanza di una ex cameriera con la quale farà
famiglia.
   

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