Regista iraniana, ‘ottimista sul mio paese grazie alle donne’

“Futuro dell’Iran? Sono ottimista per
la nuova generazione, ma sarà un processo lungo. Molto è già
successo o sta succedendo perché le donne stanno prendendo
sempre più coscienza dei loro diritti come quello di avere il
controllo del proprio corpo, di poter indossare quello che
vogliono etc…, ma va comunque detto che le leggi e le norme
sono ancora contro di loro. Anche se oggi alcuni uomini hanno
cominciato a capire di non avere più il diritto di fare certe
cose”. Così stamani a Roma Zar Amir, co-regista insieme
all’israeliano Guy Nattiv, e attrice del film Tatami dal 4
aprile al cinema con Bim.
    Nel film già a Venezia nel 2023, la storia della judoka
iraniana Leila (Arienne Mandi) e della sua allenatrice Maryam
(Amir) che a un certo punto ricevono durante il campionato del
mondo a Tbilisi (Georgia) un ultimatum da parte della Repubblica
islamica che intima all’atleta di fingere un infortunio e
perdere la gara, pena l’essere bollata come traditrice dello
Stato.
    Vedendo minacciata la propria libertà e quella della sua
famiglia, ha in Iran un marito e un figlio, Leila si trova ad
affrontare una scelta davvero impossibile.
   

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