Tlc: Di Raimondo (Asstel),investire su formazione permanente

(ANSA) – MILANO, 10 SET – “La Filiera delle Telecomunicazioni
continua a puntare sulla formazione permanente, sostenendo i
lavoratori e i giovani che devono rappresentare il centro dello
sforzo di ripresa”: è il pensiero espresso da Laura di Raimondo,
Direttore Asstel – Assotelecomunicazioni alla dodicesima
edizione di ‘Luci sul lavoro’, appuntamento organizzato da Eidos
(Istituto Europeo di Documentazione e Studi Sociali) e dal
Comune di Montepulciano, con il Patrocinio del Ministero del
Lavoro e delle Politiche Sociali.
    Il focus di quest’anno è sugli sbocchi che porterà il Pnrr
nello scenario professionale italiano, soprattutto nel merito di
quelle professioni che impattano direttamente con il digitale.
    Non a caso, all’interno del panel “Digitale e nuove tecnologie:
inclusione sociale e disuguaglianze” si è discusso di quanto lo
scenario del lavoro dipenda come la tecnologia svilupperà nuovi
modelli di accrescimento delle competenze.
    “Siamo sempre più consapevoli che il mondo del lavoro sta
vivendo un profondo processo di cambiamento e in questa nuova
fase il percorso di digitalizzazione riveste un ruolo decisivo
per favorire l’inclusione e la coesione tra le persone, tra
spazi fisici e luoghi virtuali, rappresentando una vera
opportunità – ha spiegato di Raimondo – Non si può tornare
indietro, ma bisogna fare un salto in avanti per investire nel
vero smart working, che grazie ad una solida infrastruttura
digitale, permette di continuare a investire sulle persone per
promuovere una nuova organizzazione del lavoro, in grado di
migliorare la produttività e la qualità del lavoro, investendo
sulla comunicazione, sulle relazioni tra le persone sempre più
ispirate alla fiducia e alla collaborazione. Per questo motivo
la Filiera delle Telecomunicazioni continua a puntare sulla
formazione permanente, sostenendo i lavoratori e i giovani che
devono rappresentare il centro dello sforzo di ripresa, poiché
investire in capitale umano innovativo vuol dire soprattutto
ridurre le diseguaglianze di genere, territoriali, generazionali
e di competenze”, ha concluso il Direttore Asstel –
Assotelecomunicazioni (ANSA).
   

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