lunedì, 3 Febbraio 2025
Zendaya, ‘cerco personaggi che ami odiare e odi amare’
(di Francesca Pierleoni) “Amo Tashi perché è imprevedibile,
incasinata e complicata, i personaggi migliori sono quelli che
ami odiare e odi amare, quelli che non hanno una sola
dimensione”. Lo dice Zendaya, in un elegante completo bianco,
sul red carpet allestito sulla terrazza del cinema Barberini a
Roma per Challengers di Luca Guadagnino (che ha preferito non
fermarsi con i giornalisti), film in cui è protagonista con Josh
O’Connor e Mike Faist di un intenso triangolo amoroso e di
personalità ambientato nel mondo del tennis, tra vincitori e
vinti, Il film, in arrivo il 24 aprile distribuito dalla Warner
Bros,. avrebbe dovuto debuttare in apertura della scorsa Mostra
del Cinema di Venezia ma poi, per lo sciopero degli attori Usa,
l’uscita è stata rimandata al 2024. Ora il cast, impegnato nel
tour internazionale di lancio, è approdato nella capitale per la
premiere italiana.
Zendaya, giovane vincitrice, fra gli altri, di due Emmy e un
Golden Globe per Euphoria e già protagonista in questa stagione
di Dune – Parte 2, in Challengers (di cui è anche coproduttrice)
è Tashi Duncan, prodigio del tennis che dovrà rivedere i suoi
obiettivi e diventa allenatrice: una giovane donna che non
ammette errori, sia dentro che fuori dal campo. Sposa Art
(Faist), un fuoriclasse reduce da una serie di sconfitte. La
strategia di Tashi per aiutarlo prende una piega inaspettata
quando il marito si ritrova ad affrontare Patrick (Josh
O’Connor), un tempo suo migliore amico ed ex fidanzato di Tashi.
In un mix tra presente e passato la tensione e il legame (anche
sessuale) fra i tre arriva a un punto di rottura.
“Abbiamo avuto un intimacy cordinator sul set – spiega
l’attrice – è stato fantastico e molto d’aiuto, Ci ha fatto
sentire molto sicuri. Ci ha fatto parlare molto tra noi, per
farci sentire tutti a nostro agio. Abbiamo passato molto tempo
insieme, ci siamo allenati nel tennis insieme c’è stato il tempo
di creare fra noi un legame e sentirci sicuri”. Luca Guadagnino
poi “crea la sensualità molto bene, comprende profondamente i
personaggi”.
Per O’ Connor (che girerà con Guadagnino anche Camere
separate, tratto dal romanzo di Tondelli), “la cosa più
interessante fra i personaggi, è la loro competitività e
rivalità, la combinazione tra sport e amore è molto eccitante”.
Faist come Zendaya e O’ Connor ha amato lavorare con Guadagnino: “E’ un visionario, molto preciso nel suo lavoro, sai che
riuscirà a ottenere quello che cerca e questo ti fa sentire
sicuro”. L’evento ha radunato una folla di fan, in gran parte
adolescenti e ventenni davanti al cinema, molti dei quali con
già le locandine e le foto del film da firmare. “Zendaya, come
Timothée Chalamet o Florence Pugh sono simboli della generazione
Z -spiega Annalisa, studente universitaria al Dams a Roma, in
attesa lungo le transenne con amici coetanei, Eleonora,
Francesco, Angelo e Eleonora – perché sono a aperti e disponibili con i fan e al tempo stesso emblemi di qualcosa di
lontano, irraggiungibile”. Zendaya poi “è una grande attrice,
io la seguivo da ancora prima di Euphoria, fa Disney Club…
colpisce anche per il grande lavoro che dedica all’immagine,
con ogni abito, ogni particolare”. La première di Challangers (in platea fra gli altri il
direttore della mostra di Venezia Alberto Barbera, Pietro
Castellitto, Beppe Fiorello, Gabriele Mainetti, Paolo
Sorrentino, Andrea Delogu) avviene in una giornata zeppa di
eventi cinematografici nella capitale. L’arrivo di Catherine
Deneuve per presentare il film La moglie del presidente e in
serata al cinema Moderno l’anteprima di Ennio Doris – C’è ancora
domani di Giacomo Campiotti con Massimo Ghini nei panni del
banchiere. Una premiere che ha tra gli spettatori anche Marina,
Paolo e Barbara Berlusconi.
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