lunedì, 25 Novembre 2024
I misteri sul video di Al Zawahiri
Nel ventesimo anniversario degli attentati dell’11 settembre 2001 Al-Qaeda ha pubblicato un nuovo video dove appare il leader del gruppo, il medico egiziano settantenne Ayman Al Zawahiri. C’era molta attesa perché di lui da tempo non si hanno notizie certe e sono in molti a ritenere che colui che sostituì Osama Bin Laden alla guida di Al Qaeda dopo l’uccisione di quest’ultimo nel maggio 2011, sia deceduto da tempo. In tal senso nel novembre 2020 Arab News Pakistan parlò della sua morte ‹‹avvenuta per cause naturali, all’età di 69 anni, in Afghanistan››.
Alcune foto risalenti al 2019 lo mostravano infatti molto dimagrito e sofferente mentre nel video diffuso ieri Al Zawahiri, sul quale gli Stati Uniti hanno messo una taglia di 25 milioni di dollari, appare in buona salute. È molto probabile che si tratti di un video assemblato tempo fa quello diffuso alle 17.30 del’11 settembre 2021, certamente voluto anche per cercare di arginare i dubbi dei militanti dell’organizzazione terroristica che devono far fronte alla concorrenza mediatica e non solo dello Stato islamico. Sui contenuti che Panorama ha potuto esaminare, le attese sono andate deluse perché nei 61 minuti del video intitolato ‹‹Sionisti arabi da Faisal a Bin Zaid – Gerusalemme non sarà giudaizzata››, Ayman Al Zawahiri non fa nessun accenno a fatti recenti, ad esempio non dice nulla in merito alla vittoria dei Talebani in Afghanistan o al ventennale delle stragi dell’11 Settembre 2001.
Chi è Ayman Al Zawahiri ?
Nato a Il Cairo il 19 giugno 1951, Zawahiri viene da una famiglia dell’alta borghesia dove abbondano medici e studiosi, suo padre Mohammed, morto nel 1995, era professore di farmacologia all’Università del Cairo. Suo nonno, Rabia al-Zawahiri, era il grande imam di al-Azhar, il più grande centro della cultura islamica sunnita in Medio Oriente, inoltre uno dei suoi zii fu Segretario generale della Lega araba. Affascinato fin dall’adolescenza dalla lotta armata jihadista venne arrestato a soli 15 anni perché membro della Fratellanza musulmana ritenuta un gruppo fuorilegge, allora come oggi, dal Governo egiziano. Nel 1974 Ayman Al Zawahiri si laurea in medicina mentre nel 1978 ottiene un master in chirurgia ma come medico eserciterà pochissimo perché già nel 1973 era già entrato a far parte della Jihad islamica egiziana. Nel 1981 venne arrestato perché sospettato di avere avuto un ruolo nell’assassinio del presidente Anwar Sadat avvenuto il 6 ottobre 1981 durante una parata militare nella capitale egiziana. Sadat era odiato dagli islamisti perché aveva firmato l’Accordo di pace con Israele e perché responsabile della dura repressione portata avanti dalle autorità egiziane nei loro confronti.
In alcuni filmati dell’epoca di vede un giovane Ayman Al Zawahiri testimoniare al processo dove verrà condannato a tre anni per possesso illegale di armi gridare ‹‹Siamo musulmani che credono nella loro religione. Cerchiamo di stabilire uno Stato islamico e una società islamica››. Dopo il rilascio avvenuto nel 1985, il medico egiziano va a vivere in Arabia Saudita poi in Pakistan ed infine in Afghanistan dove durante l’occupazione sovietica, farà il medico dei Mujaheddin. Dopo il ritiro russo dall’Afghanistan Al-Zawahiri ha viaggiato a lungo nei Balcani, in Austria, nello Yemen, in Iraq,in Iran, nelle Filippine, in Bulgaria, in Danimarca e persino in Svizzera sempre con documenti falsi. Secondo quanto da lui stesso raccontato nel 1996 sarebbe stato arrestato in Cecenia perché senza Visto ma i russi non lo riconobbero e ‹‹non riuscirono a far tradurre i testi in arabo trovati sul mio computer››. Nel 1997 a Jalalabad, città dell’Afghanistan orientale, capoluogo della provincia di Nangarhar, conosce Osama Bin Laden ed è l’incontro che gli cambia la vita.
Insieme creano il Fronte islamico mondiale per la Jihad contro ebrei e crociati. La prima proclamazione del Fronte è una fatwa che consente l’uccisione di civili statunitensi. Dopo sei mesi arriveranno puntuali i due attacchi simultanei alle Ambasciate americane in Kenya e Tanzania nei quali moriranno 223 persone. Il Fronte islamico mondiale diventa Al Qaeda ed il resto è storia nota.
Per tornare alle ultime due produzioni mediatiche di Al-Qaeda abbiamo chiesto all’analista strategico Franco Iacch le sue impressioni:
‹‹Analizzando le due produzioni diffuse da Al Qaeda per l’anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle, possiamo affermare con certezza che il leader di Al Qaeda non è morto lo scorso anno. Il 10 settembre scorso, il comando centrale di Al Qaeda ha diffuso un trattato a firma di Ayman al-Zawahiri dal titolo ‘Riflessioni sulla corruzione politica e i suoi effetti nella storia dei musulmani’. L’introduzione, scritta dallo stesso al-Zawahiri, è datata aprile 2021. Alla frase ‘lo Sceicco Ayman al-Zawahiri’, il principale ramo mediatico di Al Qaeda inserisce la locuzione ‘Che Allah lo protegga’. Quest’ultima è una frase standard utilizzata dalle organizzazioni terroristiche per identificare una persona in vita. Ad esempio per Osama Bin Laden, Al Qaeda utilizza la frase ‘Che Allah abbia pietà di lui’››
E per quanto riguarda il video?
‹‹Questo ci conferma con certezza che Ayman al-Zawahiri non è morto lo scorso anno. Alle 17,30 dell’anniversario dell’attacco alle Torri Gemelle, il comando centrale di Al Qaeda ha pubblicato un video di 61 minuti con protagonista il leader dell’organizzazione terroristica dal titolo ‘Gerusalemme non sarà giudaizzata’. Una frase già utilizzata dalle ramificazioni di Al Qaeda per una campagna terroristica in Africa. Alla fine del video Ayman al-Zawahiri proferisce le parole Tal al Simn in riferimento ad ‘una delle operazioni più importanti avvenute contro il nemico’. È il dato che ci conferma che Ayman al-Zawahiri non è morto nel 2020. Il primo gennaio scorso un’autobomba ha preso di mira la base russa vicino al villaggio di Tal al-Saman, nella provincia siriana nord-orientale di Raqqa. L’attacco è stato rivendicato il 15 gennaio scorso da Hurras al-Din, gruppo affiliato ad al-Qaeda che combatte in Siria (e che potrebbe cooperare con Hay’at Tahrir al-Sham)››
Quindi si tratta di un video assemblato in varie fasi?
‹‹Il video potrebbe essere stato girato in diversi periodi, ma il riferimento a Tal al Simn conferma che Ayman al-Zawahiri non è morto lo scorso anno. Ipotizzando che abbia registrato il passaggio su Tal al Simn poche ore dopo l’attentato, abbiamo una finestra temporale utile che colloca al-Zawahiri in vita almeno fino allo scorso due gennaio. Poi forse ha raggiunto davvero Osama Bin Laden››