Cumberbatch premiato a Toronto, arte è una terapia

(ANSA) – ROMA, 13 SET – E’ doppia la chance di Benedict
Cumberbatch di tornare nel 2022 in corsa per l’Oscar: oltre al
personaggio implacabile e represso in The power of The Dog di
Jane Campion, che alla Mostra Internazionale del Cinema di
venezia ha appena vinto il Leone d’argento per la regia,
l’attore sta conquistando i critici anche con la sua performance
in The Electrical life of Louis Wain di Will Sharpe, ritratto
del bizzarro artista inglese, famoso per i suoi disegni di
gatti, a volte antropomorfi e quasi psichedelici, morto nel
1939, dopo una vita travagliata e l’insorgere di disturbi
mentali, poi diagnosticati da alcuni studiosi come schizofrenia.
    Entrambi i film sono al Toronto Film Festival, dove l’attore
britannico riceverà nella giornata conclusiva uno dei TIFF
Tribute Actor Award (l’altro va a Jessica Chastain, ndr) .
    Louis Wain “ha fatto affidamento sulla sua arte come terapia,
un elemento nel quale mi sono ritrovato” spiega Cumberbatch in
un incontro in streaming organizzato dal festival. L’ arte “è
un’ancora, un rifugio, una salvezza e un’ispirazione –
sottolinea – la vivo come un’esperienza trasformativa, sia come
spettatore che come performer”. Tuttavia a volte “è anche
necessario staccartene per un periodo, tornare alla tua realtà
e verità”. Il film di Sharpe non sposa l’ipotesi che la
visionarietà dell’arte di Louis Wain (tornata molto popolare
negli anni ’60) fosse strettamente legata alla gravità dei suoi
problemi mentali: “C’erano altre influenze sulla sua arte, dai
genitori all’incontro fondamentale con Emily (interpretata da
Claire Foy), la donna che gli fa vivere l’amore e cambia la sua
esistenza, introducendo anche l’elemento dei gatti nella sua
vita”. Quasi agli antipodi da Louis Wain c’è per Cumberbatch il
personaggio cupo e rabbioso di Philip Burbank nel western
psicologico The Power of the Dog di Jane Campion. La regista non
dirigeva un film da 12 anni: “Jane, con la sua delicatezza, il
suo modo di essere diretta, è la regista perfetta per esaminare
la mascolinità tossica e un comportamento pieno di ombre come
quello di Phil”. Il modo in cui agisce è figlio “della
repressione, non gli è stato permesso di costruire uno spazio
per confrontarsi con la propria sessualità”. (ANSA).
   

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