Anonymous contro Epik, azienda che ospita i social pro Trump

(ANSA) – MILANO, 17 SET – Il gruppo degli hacker di Anonymous
torna in pista dopo mesi di silenzio. Lo fa violando le
infrastrutture di Epik, l’azienda sui cui server sono ospitati
molti social a favore di Trump, come The Donald, e dell’estrema
destra, tra cui Parler, ma anche Gab e 8chan. L’operazione di
hacking, che sulla base dei dati forniti sarebbe avvenuta lo
scorso 28 febbraio, è stata confermata sul forum degli attivisti
4chan. A quanto pare, gli Anonymous avrebbero messo le mani su
informazioni risalenti almeno ad un decennio, su clienti e altri
dati in possesso di Epik. Anonymous ha affermato che la perdita
contiene i dettagli di ogni dominio ospitato o registrato
dall’infrastruttura e ha esortato giornalisti, attivisti e
ricercatori di sicurezza a setacciare la fuga di informazioni,
per favorire le indagini su attività terroristiche e
filo-naziste. Una copia dei dati sottratti è attualmente
distribuita tramite il portale di giornalismo investigativo
indipendente DDoSecrets, un progetto diventato famoso per aver
diffuso BlueLeaks, una raccolta di 296 GB di dati interni delle
forze dell’ordine statunitensi ottenuti e trapelati da Anonymous
nel giugno 2020 a seguito delle proteste Black Lives Matter.
    Questa volta l’hack, dal nome in codice EpikFail, fa parte di
#OperationJane, una campagna volta a protestare contro la legge
del Senato del Texas recentemente approvata, che limita
severamente il diritto all’aborto delle donne. Prima dell’azione
contro Epik, il gruppo aveva preso di mira il sito web del
partito repubblicano del Texas, che ha contribuito, con i suoi
voti, al passaggio della legge statale sull’aborto. (ANSA).
   

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