Sono oltre 100 i film in concorso al #Giffoni54

Discriminazioni etniche, il
conflitto israelo-palestinese, lo sport come riscatto e
occasione di crescita, le difficoltà di essere genitori e figli,
la scoperta della sessualità e la bellezza di non riconoscersi
in un’etichetta. Sono questi alcuni dei temi che verranno
affrontati nelle opere in concorso a #Giffoni54, in programma
dal 19 al 28 luglio a Giffoni Valle Piana (SA).
    Molti titoli in competizione saranno distribuiti in Italia da
Sony Pictures, Universal Pictures Int’l Italy, Warner Bros.
    Discovery, I Wonder Pictures, Movies Inspired, Movimento Film,
Ombre Rosse Film Production, Plaion Pictures, Rai, Wanted
Cinema. Oltre 3.000 produzioni sono state preselezionate e
valutate dal team di Giffoni. Accanto alle opere già
selezionate, i nuovi film saranno visionati e giudicati dalle
giurie, composte da oltre 5000 giovani provenienti da 33
nazioni, che decreteranno i vincitori del Gryphon Award. Sono
tre i lungometraggi fuori concorso scelti per i più piccoli
nella sezione Elements +3 (dai 3 ai 5 anni). Torna a Giffoni per
la seconda volta Mascha Halbersta con Fox and Hare save the
forest. Affronta la prospettiva di diventare sorella maggiore
Itty Bitty princess e Tummy Tom and the lost Teddy Bear.
    Sono 22 i cortometraggi in concorso nella sezione dedicata ai
più piccoli: l’amicizia e l’ambiente, la curiosità e la
percezione del tempo, l’empatia e la solidarietà sono i temi che
legano storie avventurose che li conquisteranno. Nella sezione
Elements +6 sono quattro i nuovi lungometraggi selezionati che
raccontano storie emozionanti e toccanti. 2:15PM di Seryong
Jeong, Buffalo Kids di Juan Jesús García Galocha e Pedro Solís
García. Per Solís García, si tratta di esordio alla regia. Tra
i voice talent compaiono Sean Bean e Gemma Arterton. È, invece,
un ritorno a Giffoni per Magdalena Niec che, questa volta, porta
al festival Lampo the travelling dog. Chiude la sezione Niko –
Beyond the northern lights di Kari Juusonen e J›rgen Lerdam.
    Dieci i cortometraggi per il pubblico che va dai sei ai nove
anni. Dalla solidarietà all’accettazione personale, dal bullismo
alla scoperta di sé, dall’importanza dell’empatia e
all’amicizia, questi i temi affrontati. Offrono uno sguardo
profondo sulle sfide e i traguardi della vita, sottolineando
l’importanza dell’amicizia, della speranza e del coraggio, un
viaggio attraverso sogni e desideri per il futuro, dimostrando
come, nonostante gli ostacoli, la forza dei legami umani possa
illuminare anche i momenti più difficili: sono gli ultimi titoli
selezionati nella sezione Elements +10. È il caso di La
bicicletta di Bartali, lungometraggio animato che segna
l’esordio alla regia di Enrico Paolantonio (coproduzione Italia,
India e Irlanda – distribuito in da Rai Kids, distribuzione
internazionale TVCO). Un’altra storia emozionante è Greetings
from Mars di Sarah Winkenstette, una regista già nota a Giffoni
per vari cortometraggi e il film “Too Far Away” nel 2019. Chiude
Living large, il lungometraggio animato, di Kristína Dufková.
    Riflettono le e complessità e le emozioni dell’infanzia e
dell’adolescenza in contesti culturali e sociali diversi, i nove
short movie selezionati per i giurati dai 10 ai 12 anni. Uno
sguardo sincero e coinvolgente sull’adolescenza, ognuno con una
storia unica di crescita e scoperta, perfetti per il pubblico di
Generator +13, tra i nuovi titoli in gara: Didi diretto da Sean
Wang (Usa – distribuito in Italia da Universal Pictures
International Italy. È coprodotto tra Spagna e Messico, Andrea’s
love, di Manuel Martín Cuenca. È un’opera prima, invece, Seaside
Avenue, diretto da Maju de Paiva e Bernardo Florim.
    I nuovi film in concorso a Generator +16 toccano argomenti
cruciali come le responsabilità familiari, l’identità culturale,
il dolore della perdita, la resilienza e il confronto con la
morte, offrendo un mosaico di emozioni e riflessioni che
risuonano tanto nei giovani quanto negli adulti. In L’edat
imminent, diretto da Clara Serrano, Llorens Gerard e Simó
Gimeno, si esplora il tema delle responsabilità familiari. Il
tema dell’identità culturale è al centro di Gamma Rays, di Henry
Bernadet. Nell’opera prima di Johnny Barrington, Silent roar, si
affronta il dolore della perdita e la resilienza. Infine,
Tuesday, di Daina Oniunas-Pusić, tratta il tema del confronto
con la morte in modo originale e spiazzante. E ancora, alla sezione Generator +18 si aggiungono tre opere
prime che raccontano storie di lotte personali, dinamiche
familiari, aspettative sociali e sfide economiche: Good one,
diretto da India Donaldson, Panopticon, diretto da George
Sikharulidze e Boca Chica di Gabriella A. Moses. Alla sezione
Gex Doc, invece, si aggiungono tre opere prime che esplorano
temi di conflitto, tradizione, relazioni e crescita personale.
    Tra queste il documentario realizzato da un collettivo
israelo-palestinese No other land, diretto da un collettivo
formato da Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham e Rachel
Szor e mostra la distruzione di Masafer Yatta, una comunità nel
West Bank della Palestina occupata, da parte dei soldati
israeliani. Per Giffoni attenzione anche alle famiglie. Parental
Experience nasce proprio con questo obiettivo: dedicare una
sezione a tutti quei genitori che vogliono sentirsi parte attiva
del Festival.
   

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