Pesi: la festa azzurra al Coni con Vezzali e Malagò

(ANSA) – ROMA, 18 SET – Si è svolto presso il Salone Onore
del CONI, l’evento che ha celebrato le tre medaglie olimpiche
dei Giochi di Tokyo 2020 ‘Sollevamento Pesi nell’Olimpo’:
l’argento di Giorgia Bordignon (categoria 64 kg) e i due bronzi
di Mirko Zanni (categoria 67 kg) e Nino Pizzolato (categoria 81
kg). A premiare i tre azzurri, di fronte ad una sala gremita con
tutti i rappresentanti della Pesistica Italiana, il
sottosegretario con delega allo Sport Valentina Vezzali e il
presidente del CONI Giovanni Malagò, che hanno raccontato
aneddoti ed esperienze personali sulle medaglie olimpiche dei
tre azzurri. Una standing ovation dell’intera sala ha reso
tributo all’impresa dei tre medagliati, accolti con un lungo
applauso.
    Il presidente della Federazione Italiana Pesistica (Fipe)
Antonio Urso ha messo l’accento su dati importanti: Tokyo 2020 è
stata, per risultati, la prima Olimpiade di sempre per gli
Azzurri, che tornano a vincere dopo 37 anni dall’oro di
Oberburger, conquistato a Los Angeles 1984. Nel panorama
internazionale la FederPesi si è piazzata al 2° posto nel
ranking olimpico per numero totale di medaglie vinte dietro la
Cina; ed è pertanto al 1° posto tra le 5 nazioni europee salite
sul podio; l’Italia inoltre è tra le pochissime (5) Nazioni che
hanno vinto almeno una medaglia sia con le donne che con gli
uomini. Senza considerare che, in base al rapporto
partecipazioni/medaglie, l’Italia dei Pesi è andata a medaglia
con il 60 % dei suoi partecipanti, visto che è salita sul podio
con 3 atleti (Bordignon, zanni, Pizzolato) su 5 partecipanti
(insieme a Ruiu e Alemanno)
Con Antonio Urso ci eravamo confrontati e lui, in tempi non
sospetti, mi ha detto: “Giovanni devi stare tranquillo, io ti
porto due o tre medaglie”. Poi ci siamo sentiti, rigorosamente
dopo ogni gara, in orari impossibili, entrambi in lacrime, ma la
prima cosa che gli ho detto dopo la medaglia di Pizzolato, è
stata: “Antonio, sei stato di parola”. Sono questi ricordi che
ci accompagnano per tutta la vita, come dirigenti sportivi, che
giustificano questa follia della nostra vita. Ringrazio, a nome
di tutto il Comitato Olimpico, la FIPE che non conquistava tre
medaglie olimpiche dal 1924, un’altra epoca”. (ANSA).
   

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