giovedì, 6 Febbraio 2025
Cinema: “Wolf” di Nathalie Biancheri debutta a Toronto
(di Alessandra Baldini) (ANSA) – NEW YORK, 19 SET – Un ragazzo che sente di essere
lupo. Una misteriosa clinica per la cura di altri teen-ager che
si identificano in un cane o un pappagallo, uno scoiattolo o un
orso. Lo “Zoo”, come la chiamano, ha un crudele “Zookeeper” a
cui genitori disperati affidano i figli per farli tornare “normali” attraverso una “cura” che non risparmia torture
fisiche e pressioni psicologiche. E’ questo il mondo di “Wolf”,
secondo film della regista italiana ma trapiantata a Londra
Nathalie Biancheri, che ha debuttato questo fine settimana al
Festival Internazionale del Cinema di Toronto registrando il
tutto esaurito. Biancheri ha scritto anche la sceneggiatura, nata da un’idea
originale che le e’ venuta – ha spiegato all’ANSA – dopo aver
letto un articolo sulla “disforia di specie” e su una donna che
pensava di essere un gatto. “Inizialmente avevo pensato a un
documentario”, racconta Nathalie: “Ma ho presto capito che non
mi interessava esplorare questa sindrome nel mondo reale,
preferivo usarla per riflettere sui temi dell’identita’ usando i
ragazzi che si sentono animali come punto di partenza”. Wolf, girato interamente in Irlanda e che uscira’ negli Usa
il 3 dicembre, descrive dunque un mondo immaginario in cui la
rara malattia, non ancora inserita nel Manuale Diagnostico e
Statistico dei Disordini Mentali, e’ piu’ diffusa di quanto non
sia veramente. Il film, spiega Biancheri, e’ una “allegoria
sulla lotta universale per essere se stessi”, e sugli sforzi che
la societa’ mette in atto per rimettere in riga le diversita’.
E’ anche una storia di una improbabile amicizia che sfocia
nell’infatuazione tra i due protagonisti, il ragazzo-lupo Jacob,
e Wildcat, una ragazza cresciuta nello “Zoo” e che pensa, ma
forse e’ solo una performance, di essere un gatto selvatico. Ma
potra’ lui rinunciare al suo vero essere per amore e potrà mai
negare l’essere che cova dentro di se’? (ANSA).