giovedì, 6 Febbraio 2025
Emmy Awards: da WandaVision a The Mandalorian, i più grandi snobbati del 2021
La cerimonia degli Emmy Awards si è appena svolta e, come sappiamo, Ted Lasso e The Crown hanno guidato in termini di statuette raccolte. Ma, come ogni anno, era inevitabile che ci fossero dei grandi esclusi, quei favoriti che, a fine serata, sono tornati in hotel con niente in mano. La lista di quest’anno include serie importanti come WandaVision, The Mandalorian e The Handmaid’s Tale. E, anche tra quelle serie che hanno effettivamente vinto dei premi, non sono mancate le sorprese in negativo. Ecco i grandi snobbati degli Emmy 2021.
WandaVision
Tutti bravi a parlare bene di una serie, ma poi quando c’è da votarla fate tutti quanti gli gnorri. WandaVision è stata una delle serie meglio recensite dell’anno, eppure agli Emmy ha portato a casa solo tre premi tecnici (ai Creative Arts Emmys). Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Kathryn Hahn e il regista Matt Shakman si sono dovuti accontentare del buffet.
The Boys
La serie Amazon di Eric Kripke era candidata come migliore serie drammatica e per la sceneggiatura dell’episodio What I Know, oltre che ad alcuni premi tecnici. Ma niente da fare, ed è il secondo anno di fila.
Il “record” di The Handmaid’s Tale
Se non altro, lo staff di The Handmaid’s Tale si può “consolare” con il record appena stabilito. Un record negativo, si intende: la serie Hulu aveva 21 nomination e ha vinto zero statuette. Certo, The Handmaid’s Tale aveva già vinto in passato: largo ai giovani, come si suol dire.
E invece… (Anya Taylor-Joy)
La regina degli scacchi ha stravinto ieri, aggiudicandosi 11 premi su 18 nomination. A non aver vinto, a sorpresa, è stata però la star della serie, quella Anya Taylor-Joy che era data come favorita da mesi. Al suo posto ha vinto Kate Winslet per Omicidio a Easttown. A proposito di largo ai giovani.
E già che parliamo di attori: Michael K. Williams
Michael K. Williams ci ha tragicamente lasciati due settimane fa, ad appena 54 anni. Ma chi si aspettava che l’Academy of Television Arts & Sciences cogliesse al volo l’occasione per omaggiare l’attore, candidato per la sua performance in Lovecraft Country, è rimasto deluso. Il premio al Miglior Attore non protagonista in una serie Drammatica è andato a Tobias Menzies per The Crown.
E già che parliamo di Lovecraft Country
Oltre il danno, la beffa. Non solo l’acclamata serie HBO è stata chiusa dopo una stagione, ma non ha neppure ricevuto l’attenzione che avrebbe meritato agli Emmy. Courtney B. Vance ha vinto come Migliore Attore Guest Star in una serie drammatica e la serie ha anche vinto il premio al Sound Editing, ma, a parte questo, ciccia. La serie era candidata anche a Miglior Serie Drammatica e per il Miglior Attore protagonista in una serie Drammatica (Jonathan Majors), la Miglior Attrice protagonista in una serie Drammatica (Jurnee Smollett), la Miglior Attrice non protagonista in una serie Drammatica (Aunjanue Ellis), il Miglior Attore non protagonista in una serie Drammatica (Williams) e Miglior Sceneggiatura in una serie Drammatica (Misha Green – Tramonto).
The Mandalorian
Sette premi l’anno scorso, sette premi quest’anno. Tutti tecnici. The Mandalorian non ha ancora ricevuto il riconoscimento che meriterebbe, nonostante una seconda stagione superiore alla prima. Oh beh, almeno Ludwig Göransson ha vinto due volte per le musiche.
Bridgerton
L’enorme successo Netflix era candidato a 12 premi, e ha vinto solo quello per le acconciature. Magari andrà meglio l’anno prossima, ma questa disfatta indica come al successo di pubblico non corrisponda sempre il successo nel circuito dei premi.