Lindon, la riapertura del Cinema Troisi è un atto politico

(ANSA) – ROMA, 20 SET – Sono emozionati la regista francese
Julia Ducournau e l’interprete del suo film Palma d’oro Titane,
Vincent Lindon, nell’introdurre la proiezione nel Cinema Troisi
a Roma, che riapre dopo anni di abbandono, grazie al progetto di
rinascita realizzato con il contributo di vari soggetti pubblici
e privati dall’Associazione Piccolo America che lo restituisce
alla città completamente rinnovato.
    “È la realizzazione di un sogno e nell’anno in cui come
gruppo compiamo dieci anni – spiega Valerio Carocci, presidente
dell’associazione -. Questa vuole essere una sala sempre aperta
e illuminata anche quando il proiettore sarà spento, grazie alla
prima aula studio in Italia attiva 24 ore su 24, 365 giorni
all’anno”. “Provo a esprimere in italiano la mia ammirazione per
i ragazzi del cinema America, molto grande e profonda – dice
Ducournau -. Sono molto impressionata dalla vostra forza. Questa
è un’incredibile storia di cinema, la riapertura di una sala è
sempre una grande festa. Grazie per il coraggio, la lotta, la
gioventù, grazie per provare ad aprire gli spiriti”. Ugualmente
impressionato Lindon: “Vorrei dire che Valerio con il suo gruppo
si sono battuti come titani – esordisce sorridendo -. Sono molto
commosso. Riaprire una sala come questa è anche un atto politico
in un momento in cui il mondo vira verso le serie e le cose che
si consumano velocemente. E’ fondamentale questo gesto di aprire
la cultura ai giovani mostrando che oltre internet ci sono cose
formidabili come una sala cinematografica, un luogo di comunità.
    Niente potrà mai sostituire l’emozione del grande schermo e
Julia ha ideato il suo film per la visione cinematografica”. Titane, che è stato appena premiato anche al Toronto
International Film Festival, sarà in anteprima e in esclusiva
nazionale dal 21 settembre (in versione originale sottotitolata)
al cinema Troisi, per poi arrivare nelle sale la settimana
successiva, distribuito da I Wonder Pictures. Carocci spiega: “Le nostre famiglie hanno messo a garanzia le proprie case per
tentare di arrivare alla fine del cantiere e dell’investimento,
un impegno sostenuto insieme a istituzioni e partner. Questo
vuole essere un luogo dove vivere il cinema come spazio urbano”.
    (ANSA).
   

Leggi su ansa.it