Cinema e arte, Lars von Trier in mostra a Parigi

(ANSA) – ROMA, 20 SET – Radicale e divisivo, applaudito e
discusso, quarant’anni di carriera puntellati di premi, il
regista danese Lars von Trier arriva in mostra a Parigi, alla
galleria Perrotin, con 24 immagini fotografiche tratte dai suoi
film più controversi, da Manderlay (2005) e Nymphomaniac (2013),
da Melancholia, a Dogville (2003) e Antichrist (2009) in un
susseguirsi che copre tutta la sua lunga carriera a partire già
da Europa del 1991.
    Ogni scena ha un titolo e vale a sé, trattata come un’opera
d’arte indipendente, stampata su alluminio e in vendita. L’idea,
spiegano i curatori Anna lena Vaney e Jens Otto Paludan, è quella di offrire al visitatore nuovi spunti di riflessione e
letture diverse delle scene più emblematiche dei suoi film. Una
sequenza che intanto, dall’immagine di Ophelia che fu la
locandina di Melancholia (2011) a Escape da Dogville con Grace-
Nicole Kidman stesa in posizione fetale in mezzo a casse e casse
di mele, rivela il rapporto fortissimo della cinematografia di
von Trier con la storia dell’arte, il teatro, l’epica, la
letteratura. E il continuo gioco di citazioni e di rimandi
presente nei suoi lavori. Non si tratta di semplici foto di scena, né di una
testimonianza sulle fasi creative, piuttosto un “memento” della
sua opera attraverso fotogrammi presi dal cuore stesso dei film
e la cui raccolta va ben oltre l’idea di una semplice
ricostruzione. Un insieme che da The Element of Crime (1984) a
The House That Jack Built (2018), da Breaking the Waves (1996)
a Dogville (2003), Antichrist (2009) o Melancholia (2011) e
Nymphomaniac (2013) appare legato da una coerenza artistica di
fondo dove quello che colpisce è spesso l’intensità pittorica,
dall’Ophelia di Melancholia che cita il preraffaellita John
Everett Millais alla donna distesa sulla roccia, sempre in
Melancholia dov’è palese il riferimento a Giorgione. In The
Barque of Jack, per esempio di cita la Barca di Dante di
Delacroix. L’obiettivo come del resto nei film sembra sempre lo
stesso, andare alla ricerca del nucleo delle emozioni, indagarne
il carattere sovversivo. Intitolata ARTvonTRIER , l’esposizione
rimarrà aperta fino al 4 ottobre. (ANSA).
   

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