Vaiolo scimmie, continua la crescita dei contagi in Africa

La circolazione dell’mpox (in
precedenza chiamato vaiolo delle scimmie) continua. Nel mese di
giugno, secondo l’ultima rilevazione dell’Organizzazione
Mondiale della Sanità, nel mondo sono stati confermati 934 casi
e 4 decessi. Numeri lontani da quelli quelli registrati durante
l’epidemia del 2022, ma che preoccupano per le nuove tendenze
emerse negli ultimi mesi.
    Gli occhi sono puntati sull’Africa, l’unica regione in cui i
contagi stanno crescendo. Qui si è concentrato il 61% dei casi
registrati a giugno (567). Tuttavia, precisa l’Oms, il numero è
certamente sottostimato. La Repubblica Democratica del Congo, in
particolare, è l’epicentro di questa nuova epidemia: da sola
conta il 96% dei contagi. La preoccupazione è legata
all’emergere di un nuovo ceppo del virus (Clade Ib): è più
virulento di quello che si è diffuso tra il 2022 e il 2023 in
tutto il mondo (Clade IIb) ma rispetto al virus gemello endemico
in Africa centrale- Clade Ia – si trasmette con più facilità,
per esempio attraverso i contatti sessuali.
    Il nuovo ceppo si sta espandendo al di fuori della Repubblica
Democratica del Congo e nell’ultima rilevazione anche Burundi,
Kenya, Rwanda e Uganda riportano i primi casi.
    L’Oms al momento considera come alto il rischio collegato
all’mpox nella Repubblica Democratica del Congo e nei Paesi
limitrofi. Il rischio è moderato nel resto dell’Africa e del
mondo.
   

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