Sarri contro Mourinho, ecco il derby di Roma

La stagione è fatta di sliding doors, momenti che possono segnare l’umore, il rendimento e il lavoro di un allenatore o di una squadra. Lazio-Roma, per Maurizio Sarri e Josè Mourinho, è esattamente questo: un primo derby per entrambi – acerrimi rivali in Premier League – che sa già di prova del nove. Da una parte i biancocelesti e la fatica nel ‘digerire’ le nuove idee del tecnico toscano, dall’altra i giallorossi e l’euforia portata in città con l’arrivo dello Special One.
    E se per la Lazio l’avvio di stagione non è stato così esaltante come quello dei cugini, anche in casa Roma l’avvicinamento al derby non è tutto rose e fiori. A rovinare la luna di miele di Mourinho è stato l’arbitro Antonio Rapuano e il cartellino rosso estratto nei minuti finali della gara con l’Udinese nei confronti di Lorenzo Pellegrini. Un’espulsione definita “ridicola” dal portoghese, ma che priva comunque la squadra del suo capitano, nonché uomo migliore con 6 gol e 2 assist in otto partite. Il tempo per le recriminazioni, però, non c’è e per questo lo Special One studia già le soluzioni per sostituire il centrocampista azzurro. La più probabile è quella che porta Mkhitaryan al centro della trequarti con Zaniolo ed El Shaarawy ai suoi lati. Per il resto si va verso la conferma in blocco dell’undici visto giovedì con Vina che anche oggi ha lavorato a parte. A infiammare il pubblico poi saranno i due allenatori che si ritroveranno davanti dopo la discussione del 2018 in Premier League quando Mourinho allenava lo United e Sarri il Chelsea. Scintille nate dal 2-2 nei minuti finali dei Blues e dall’esultanza provocatoria di Marco Ianni (collaboratore del toscano) nei confronti di Josè. L’attuale allenatore della Lazio fu costretto a intervenire per sedare gli animi, anche se il tempo smussa e di recente lo stesso Sarri ha ammesso: “A me Mourinho sta simpatico”. Il tecnico biancoceleste ha altre gatte da pelare, che non pensare alle vecchie ruggini.
    C’è un progetto “in fase di costruzione” e una squadra che si autodefinisce già “stanca”. Ieri il capitano Ciro Immobile è stato piuttosto chiaro nell’analisi dopo il secondo pareggio consecutivo in campionato che segue i ko con il Milan e il Galatasaray: “Bisogna lavorare di più e non avere paura di giocare. Sembra che scendiamo in campo timorosi nonostante abbiamo migliorato la fase difensiva in queste ultime partite”, ha detto il bomber partenopeo, aggiungendo che “inconsciamente l’autostima sta calando: dopo Milano abbiamo perso entusiasmo e ciò non deve mai accadere. Il derby va giocato con il coltello tra i denti”.
    Per invertire la tendenza che vede i biancocelesti a secco di vittorie da quasi un mese (l’ultima in casa con lo Spezia, 6-1, il 28 agosto), Sarri punterà sul blocco dei titolari. Tornano titolari Milinkovic-Savic, Leiva e Pedro, mentre in difesa Lazzari riprenderà possesso della corsia di destra al posto di Marusic. Sarà un derby da quasi tutto esaurito. Su circa 32 mila posti di capienza, ad oggi sono oltre 27mila i tagliandi staccati (esauriti tutti i 9 mila biglietti riservati ai tifosi romanisti) con l’obiettivo di arrivare a 30 mila spettatori.
    Prima del match, si esibirà la band inglese Dire Straits Legacy.  Arbitra Guida. 

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