Poli-pillole stampate 3D per chi assume più farmaci per die

Ricercatori australiani hanno usato
la tecnologia di stampa 3D, usata correntemente per produrre
giocattoli, calchi dei denti e ricambi auto, per combinare
farmaci multipli in una ‘poli-pillola’, e così alleviare
l’impegno di chi deve assumere più farmaci ogni giorno. Un
problema diffuso, che si aggrava con l’invecchiare della
popolazione: con l’avanzare dell’età possono essere prescritti
più farmaci ogni giorno, con il rischio di sottodosaggi o di
overdose. Studiosi dell’Università del Queensland hanno sviluppato un
modo di usare stampanti 3D per produrre pillole multiple su
misura del paziente. I farmaci sono combinati in un polimero
bio-compatibile per poter essere rilasciati nell’organismo in
tempi differenti. “Si possono includere farmaci differenti in
una pillola, da prendere una sola volta al giorno, riducendo
così la probabilità di overdose o di sottodose, scrive il
professor Amirali Polat della Scuola di Farmacia sul sito
dell’università stessa.
    Le pillole sono prodotte uno strato alla volta e il
medicinale viene disciolto e combinato con altri ingredienti per
aiutare l’assorbimento nello stomaco. I farmaci stampati in 3D
potranno aiutare i genitori offrendo pillole più piccole o più ‘attraenti’ per i bambini, usando forme o colori diversi.
    Potranno inoltre assistere persone non vedenti o ipovedenti. “Si potrà cambiare il colore per renderle più identificabili,
aggiungere simboli come il sole e la luna per le dosi del
mattino e della sera, o stampare in braille sulla pillola per
facilitare il riconoscimento. Si potrà facilitare notevolmente
il trattamento per il paziente, è un importante passo avanti”,
scrive Polat. Il ricorso alle stampanti 3D potrà anche essere
di particolare beneficio nelle comunità remote, dove vi può
essere carenza di medicinali o ritardi di consegne. “Se vi è la
possibilità di produrle dove il farmacista può farlo sul posto,
si potrà offrire migliore assistenza sanitaria in quelle
comunità”, aggiunge.
   

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