venerdì, 22 Novembre 2024
L’evoluzione della scarpa da calcio
Accessorio imprescindibile per chi si trova a giocare a calcio, le scarpe (o scarpini) si sono evolute in modo significativo nel corso degli anni. Parte dell’attrezzatura base, queste particolari calzature con i tacchetti sono progettate per rispondere alle esigenze di ogni giocatore e per elevare la loro performance. Ma come sono nate?
Sebbene si ritenga che le origini del calcio, nella sua concezione moderna, siano da far risalire al Rinascimento, versioni alternative del gioco possono essere fatte risalire a più di 3.000 anni fa. Numerosi storici riportano le origini dello sport al II secolo a.C. e al cuju (letteralmente «palla spinta con il piede») cinese, un allenamento militare nel quale si doveva calciare una palla piena di piume attraverso una rete. Versioni più o meno simili dello sport, dal greco episkyros al romano harpastum, si svilupparono negli anni seguenti, portando a un’evoluzione e una crescita in popolarità del calcio.
Per risalire al primo paio di scarpe da calcio — per giocare in fondo bastavano un paio di stivali in pelle rigida — bisogna però attendere fino al 1525, quando re Enrico VIII ne fece produrre un paio unico, per migliorare le sue performance in campo. Nonostante questi primi tacchetti fossero poco più che stivali di pelle alti fino alla caviglia che offrivano una trazione leggermente migliore sul campo grazie alla presenza di placche in ferro e ottone, le calzature disegnate da Cornelius Johnson per il sovrano segnarono l’inizio di un’evoluzione significativa nelle scarpe da calcio.
Occorrerà però aspettare oltre 300 anni perché l’intuizione del calzolaio si trasformi nei primi tacchetti moderni. Un pesante modelle in pelle e metallo che arrivava a pesare quasi mezzo chilo, presto bandito dalla Fifa che nel 1904 per evitare infortuni.
Negli anni Venti e Trenta, alcuni miglioramenti iniziarono a farsi strada, con scarpe più leggere e flessibili, ma il cambiamento più significativo nelle scarpe da calcio si verificò negli anni Cinquanta quando Adidas introdusse una nuova generazione di tacchetti intercambiabili in occasione della Coppa del Mondo del 1954. Le scarpe divennero altresì più leggere e flessibili, abbassando la protezione della caviglia per favorire una maggiore libertà di movimento e controllo del pallone. Questo design permetteva ai giocatori di avere una sensibilità maggiore nel tocco e una velocità superiore sul campo.
Negli anni Settanta, l’industria delle scarpe da calcio subì un’accelerazione nella sperimentazione di nuovi materiali e design. Il cuoio rimaneva il materiale principale, ma cominciavano a emergere calzature più leggere e sempre più basse alla caviglia. I giocatori di attacco richiedevano scarpe più leggere per aumentare la velocità e la precisione, e i produttori iniziarono a rispondere con design che riducevano il peso senza sacrificare il comfort o la protezione.
Anche l’estetica delle scarpe da calcio iniziò a evolversi in questo periodo, con colori diversi dal tradizionale nero. Adidas rimase uno dei leader del settore, con il modello Copa Mundial lanciato nel 1979, considerato uno dei più iconici nella storia del calcio.
Negli anni Novanta, le scarpe da calcio divennero poi un vero e proprio fenomeno di marketing. Nike entrò prepotentemente nel mercato, competendo con Adidas e Puma, e contribuendo a una nuova ondata di innovazione. La Nike Tiempo Premier, indossata da molti giocatori nella Coppa del Mondo del 1994, divenne una scarpa iconica dell’epoca insieme alla Predator, creata dal calciatore e inventore Craig Johnston.
Nel XXI secolo, le scarpe da calcio hanno continuato ad evolversi rapidamente. Sono diventate incredibilmente leggere, grazie all’uso di materiali sintetici avanzati come il Flyknit di Nike o il Primeknit di Adidas. Questi tessuti avvolgono il piede come una seconda pelle, offrendo un controllo di palla eccezionale. Anche i tacchetti sono cambiati, passando da materiali metallici a soluzioni più leggere e resistenti in plastica o fibra di carbonio. La personalizzazione è, infine, diventata un fattore chiave, con i giocatori professionisti in grado di scegliere la configurazione dei tacchetti, i colori e persino i materiali della tomaia.
Cisalfa Sport, leader nell’abbigliamento sportivo, ha svelato le ultime novità nel mondo delle scarpe da calcio, calzature che coniugano tecnologia avanzata e design audace per trasformare ogni movimento in un’esperienza di pura eccellenza sul campo.
Scopriamole insieme in questa gallery.
Adidas, Copa Pure 2 League FG
Il tocco raffinato della pelle e un design old-school che connette piede e pallone come mai prima
Nike, Mercurial Zoom Vapor 16 Academy FG/MG
Propulsione e controllo senza pari grazie all’unità Air Zoom e alla tomaia NikeSkin, per giocare come a piedi nudi
Puma, Future 7 Match FG/AG
Agilità e trazione migliorate con la nuova tomaia dinamica e tacchetti multidirezionali
Adidas, Predator League MG
Precisione letale con la tomaia Hybridfeel 3D e le alette Strikescale per un grip ottimale
Nike, Phantom GX II Academy FG/MG
Per i gol e i dribbling da sogno, con la tecnologia NikeSkin e il motivo di trazione Cyclone 360
Puma, Future 7 Play FG/AG JR
Per i giovani talenti, con tomaia morbida e suola progettata per una trazione ottimale su superfici dure e sintetiche
Adidas, F50 League MG JR
Progettata per esaltare la velocità, presenta una suola tecnica in grado di favorire un’accelerazione esplosiva, una linguetta traforata per la massima traspirabilità, mentre la tomaia Fiberskin è rifinita da una stampa Sprintgrid sull’avampiede
Nike, Tiempo Legend 10 Pro FG
Realizzata in FlyTouch Pro, una pelle tecnica che si adatta perfettamente al piede, offrendo comfort ed eleganza in ogni condizione
Puma, King Pro FG/AG
Un classico rivisitato in materiale K-Better naturale, perfetto per campi solidi e artificiali