domenica, 24 Novembre 2024
Venezia, a Grassadonia e Piazza il Premio Fondazione Rotella
È stato consegnato il 6
settembre a Venezia il Premio della Fondazione Mimmo Rotella,
evento collaterale della 81/ma Mostra Internazionale del Cinema,
giunto alla 23/a edizione. Il riconoscimento è andato al film ‘Iddu’ di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza, in concorso nella
selezione ufficiale, prodotto da Indigo Film, Rai Cinema e Les
Films du Losange con Elio Germano, Toni Servillo, Barbora
Bobulova e Antonia Truppo.
La motivazione di assegnazione recita: “A Fabio Grassadonia e
Antonio Piazza che con Iddu e la loro illuminante regia hanno
saputo rileggere i codici del racconto di mafia attraverso il
solco del realismo magico. Trasfigurando luoghi e personaggi
noti alle cronache, i due autori fanno della sublimazione del
reale la chiave di lettura della Storia, così come nell’arte
figurativa, Mimmo Rotella si esprimeva nel realizzare i suoi
decollages. Un ideale connubio, quindi, tra gli strappi, che
hanno reso celebri le tele dell’indimenticato Maestro, ed il
mezzo cinematografico che Grassadonia e Piazza permeano di una
visione originale, sfuggente, legata alla cronaca ma, al tempo
stesso, da essa dissociata”.
A consegnare ai due registi il Premio – un’opera del maestro
del décollage Mimmo Rotella – Nicola Canal, presidente della
Fondazione Mimmo Rotella, Gianvito Casadonte, direttore
artistico del Premio, Anton Giulio Grande, commissario
straordinario Calabria film commission e Julia Magrone, volto di
Cotril partner beauty dei grandi eventi.
In passato il premio – istituito nel 2001 per volontà
dell’artista di origini catanzaresi e dedicato alla relazione
tra i linguaggi del cinema e dell’arte – è andato a personalità
del calibro di Matt Dillon, Oliver Stone, Mick Jagger, Donald
Sutherland, Mario Martone, Toni Servillo, Giuseppe Capotondi,
Julian Schnabel, Willem Dafoe, George Clooney, Michael Caine, Ai
Weiwei, Jude Law, Paolo Sorrentino, James Franco, Terry Gilliam,
Al Pacino, Johnny Depp, Alexander Sokurov, Barry Levinson, João
Botelho, Julie Taymor, Takeshi Kitano, Abel Ferrara, Gianni
Amelio, Peter Greenaway, Ascanio Celestini, Gian Alfonso
Pacinotti e Olivier Assayas.
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