domenica, 24 Novembre 2024
Oms, ‘Ogni anno nel mondo 726mila suicidi, parlarne previene’
Il suicidio è un grande problema di
salute pubblica, che nel mondo fa circa 726mila morti e ha
profonde conseguenze sia sugli individui che sulle comunità. Lo
ricorda l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che il 10
settembre celebra la Giornata Mondiale della Prevenzione. Il
tema scelto per il triennio 2024-2026 è ‘Cambiare la narrazione
sul suicidio’ mentre la call to action è ‘Iniziare a parlarne’
punta sull’importanza di stabilire un dialogo con chi a rischio,
perché parlare aiuta a prevenire.
Il suicidio, rileva l’Oms, è la terza causa di morte tra i
giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni. Il 73% dei suicidi
globali avviene nei paesi a basso e medio reddito. Le ragioni
del suicidio sono molteplici, influenzate da fattori sociali,
culturali, biologici, psicologici e ambientali presenti nel
corso della vita. Per ogni suicidio ci sono molte più persone
che tentano il suicidio. Un precedente tentativo di suicidio è
un importante fattore di rischio di suicidio nella popolazione
generale.
Il tema scelto dall’Oms sottolinea l’importanza di
sensibilizzare la popolazione sulla riduzione dello stigma, e ad
incoraggiare conversazioni aperte per prevenire il suicidio.
“Cambiare la narrazione – si legge – significa trasformare
quello che percepiamo come un problema complesso, e passare da
una cultura del silenzio e dello stigma a una di apertura,
comprensione e supporto”.
Nella call to action, l’Oms ribadisce quindi che “ogni
conversazione, non importa quanto piccola, contribuisce a una
società solidale e comprensiva” perché permette di identificare
potenziali segni di rischio. In questa ottica si è da poco
concluso il progetto ViolHelp (Identification of potential
warning Signs of self- and hetero-directed Violence within the
calls to Iss Helplines).
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