Ogni anno 15mila casi di linfoma, i 5 campanelli d’allarme

Con un’incidenza di 15mila nuovi casi
l’anno, quasi 2 ogni ora, il linfoma è uno dei più frequenti
tumori del sangue e pone ancora molte sfide alla comunità
scientifica. Sostenere la ricerca e migliorare la conoscenza è
l’obiettivo della Giornata della consapevolezza sul linfoma, che
si celebra il 15 settembre.
    Tra le iniziative promosse dalla Fondazione Italiana
Linfomi, c’è la quarta edizione di “C’è più gusto con la
ricerca”: dal 15 settembre al 15 ottobre nei menù di bar e
ristoranti ‘amici di Fil’ sarà inserita una proposta
enogastronomica e scegliendo il “piatto/cocktail della ricerca”
i cittadini potranno contribuire alla raccolta fondi. Sono 32 i
locali aderenti in 7 città italiane: Alessandria, Acqui Terme,
Colognola ai Colli (Verona), Modena, Napoli, Piacenza, Valtorta
(Bergamo).
    La giornata serve anche a far conoscere i campanelli
d’allarme. “Non potendoci avvalere di test di screening, è
fondamentale non sottovalutare alcuni segni”, ricordano gli
esperti del Policlinico di Milano: ingrossamento di uno o più
linfonodi superficiali non dolenti; febbre persistente senza una
causa infettiva evidente; abbondanti sudorazioni notturne;
prurito generalizzato e calo di peso non giustificato.
    I linfomi originano dalle mutazioni delle cellule staminali
emopoietiche vengono distinti in due tipologie: Hodgkin e non
Hodgkin. I linfomi di Hodgkin sono tumori del sistema
immunitario caratterizzati da un primo picco di incidenza
intorno ai 30 anni e da un secondo verso i 70. Rappresentano la
neoplasia più frequente tra i 20 e i 30 anni con un’incidenza di
3-4 casi per 100.000 abitanti per anno. Questo tumore, ricorda
l’Avis, “costituisce uno dei maggiori successi dell’oncologia
come documentato dall’ottima sopravvivenza a 5 anni pari a circa
il 90%”.
    I linfomi non Hodgkin sono invece un gruppo eterogeneo di
neoplasie del sistema immunitario che originano dai linfociti di
tipo B o T. Nel 2023 sono state stimate circa 14.400 nuove
diagnosi e sono tra i 10 tumori più frequenti in Italia.
    Coinvolgono maggiormente soggetti di età avanzata e il numero di
nuovi casi si è stabilizzato a 20 su 100.000 abitanti.
   

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