Tumore al pancreas, nelle giovani donne maggior aumento di casi

Nelle donne tra i 18 e i 34 anni si registra un significativo incremento di tumori particolarmente aggressivi, come il cancro al pancreas, con tassi di crescita quasi doppi rispetto agli uomini della stessa fascia di età. A evidenziarlo è uno studio coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena e dall’Istituto di Biochimica e Biologia Cellulare del Consiglio Nazionale delle Ricerche. I risultati della ricerca sono pubblicati sulla rivista Bmc Medicine del gruppo Springer Nature.

 L’analisi, basata su oltre 10 milioni di casi registrati nel database Seer tra il 2000 e il 2020 e relativa alla popolazione statunitense, mostra una crescita rapida dell’incidenza di cancro al pancreas nelle donne tra i 18 e i 34 anni. I dati indicano un tasso medio annuo di crescita del 9,37% tra le donne di età compresa tra i 18 e i 26 anni, rispetto al 4,43% tra gli uomini. Oltre al cancro al pancreas, si è registrato tra le giovani donne un aumento dei tassi di incidenza di altri tumori aggressivi, come quello gastrico, il mieloma e le neoplasie del colon-retto.

 Questa tendenza, secondo gli esperti, potrebbe essere spiegata da un aumento dell’esposizione precoce a fattori di rischio come obesità, diabete, consumo di alcol e fumo.

 L’aumento di questi tumori a esordio precoce richiede un’attenzione particolare per indirizzare ogni sforzo verso diagnosi precoce e terapie innovative. “I risultati – sottolinea Luca Cardone, ricercatore Ire e Cnr-Ibbc responsabile e coordinatore dello studio – dimostrano che soprattutto negli ultimi 10 anni si è osservato un incremento generale dell’incidenza, tra i giovani, di alcuni tumori che presentano tassi di letalità elevati. Inoltre, i nostri studi rivelano una disparità di genere nei giovani sotto i 35 anni”.

Alla luce di questi dati, conclude Gennaro Ciliberto, direttore scientifico Ire, “è fondamentale promuovere campagne di sensibilizzazione sui rischi associati a stili di vita non salutari tra i giovani adulti, e considerare lo sviluppo di programmi di screening specifici per gruppi a rischio”..
   

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