lunedì, 25 Novembre 2024
Terrorismo: arrestato Arnoud van Doorn l’uomo che ha messo nel mirino Mark Rutte
Il servizio di sicurezza del primo ministro olandese Mark Rutte ha confermato nelle scorse ore che Arnoud van Doorn, il leader del “Partito dell’Unità”, è stato arrestato domenica con l’accusa di coinvolgimento in un complotto per assassinare il premier dei Paesi Bassi. Non è ancora chiaro chi volesse uccidere Mark Rutte se una banda di narcotrafficanti o degli estremisti islamici, tuttavia, la minaccia è ritenuta seria tanto che il premier olandese è da qualche giorno protetto da una scorta rafforzata. La scorta di Rutte è stata recentemente aumentata mentre fino a qualche tempo fa il Primo ministro camminava o andava in bicicletta senza alcuna protezione – a causa delle minacce che ha ricevuto dalla criminalità organizzata e dopo l’omicidio nel luglio scorso del giornalista olandese Peter R. de Vries, noto per aver condotto una serie di inchieste sulla malavita nei Paesi Bassi. In particolare a minacciare Rutte ci sarebbe la Mocro Maffia, la rete di narcotrafficanti marocchina-olandese che nel settembre del 2019 fece uccidere davanti alla sua casa di Amsterdam l’avvocato Derk Wiersum difensore di un pentito, Nabil B, che stava testimoniando nel processo contro Ridouan Taghi che fino al suo arresto, avvenuto alla fine del 2019 a Dubai,era il ricercato numero 1 dalla polizia olandese e dall’Interpol.
Ma chi è Arnoud van Doorn diventato Farooq Mansur Abu Amin? Nato il 18 marzo del 1966 a l’Aia non è un convertito qualunque ma un ex politico di estrema destra all’epoca fortemente anti-islamico, membro del Partito della Libertà (PVV) di Geert Wilders, con cui ha rotto per diventare musulmano nel 2012. Van Doorn a sorpresa annunciò la sua conversione all’Islam nell’aprile del 2012 durante il pellegrinaggio alla Mecca scusandosi per il suo «coinvolgimento in un tentativo di diffondere l’odio contro l’Islam» visto che era tra i distributori del controverso cortometraggio del 2008 di Geert Wilders intitolato “Fitna”, termine che in lingua araba ha diversi significati, tra cui “prova di fede”, “guerra civile”, “divisione”.
Con la conversione Van Doorn è diventato una “star” nel mondo islamico specie quello di orientamento salafita anche grazie alle sue dichiarazioni antisemite. Da allora le tv del Golfo se lo contendono in coppia con il figlio maggiore, Iskander Amien De Vrie, che nel 2014 si è convertito all’Islam. Arnoud van Doorn è presidente della European Da’wah Foundation e ambasciatore delle Celebrity Relations per la Canadian Da’wah Association in Europe.
Il 20 aprile 2020 alla vigilia della “Giornata del ricordo dell’Olocausto” (Yom HaShoah), twittò l’immagine del simbolo che gli ebrei dovevano indossare durante l’Olocausto con le parole “corona app” per protestare contro i piani di monitoraggio previsti per la pandemia di SARS-CoV-2. Arnoud van Doorn dall’inizio dell’emergenza sanitaria, ha diffuso anche tutta una serie di teorie cospirative che narrano di come il virus fosse stato sviluppato in un laboratorio israeliano e altre fake news sempre come soggetto Israele.
Già nel 2018, aveva twittato una preghiera ad Allah per “sterminare i sionisti” e aveva aggiunto “che il digiuno Yom Kippur non avrebbe aiutato gli ebrei ad espiare i peccati di Israele”. In passato è stato condannato per aver inviato tweet antisemiti, divulgazione di documenti comunali alla stampa, possesso illegale di armi da fuoco e spaccio di droga a minori. In vista delle elezioni di quest’anno, Van Doorn ha cacciato dalla lista una delle candidate del suo Partito perché si era rifiutata di smettere di vendere torte a forma di peni.
Per tornare al suo arresto, gli inquirenti sospettano che van Doorn «stesse cercando di raccogliere informazioni per preparare il tentato omicidio» senza precisare altro. Il suo avvocato ha confermato che l’uomo si trovava all’Aia da circa un’ora «ha preso un caffè in un bar e ha fatto alcune domande in un centro fitness prima di passare davanti a una BMW che pensava fosse l’autista del signor Rutte». Lo stesso Van Doorn ha detto ai media locali che effettivamente «si trovava in zona per somministrare farmaci al gatto di sua madre e si è fermato per un caffè in un bar proprio di fronte alla palestra dove si stava allenando Rutte». Una strana coincidenza.