La salute viaggia in treno, riparte il Frecciarosa

Più del 90% delle donne con tumore del seno, scoperto in fase precoce, guarisce. Merito della prevenzione che però, durante il lockdown causato dalla pandemia, ha subito una serie di ritardi. Proprio per spiegare l’importanza dei controlli e dei successi nella lotta al cancro, riparte l’undicesima edizione di ‘Frecciarosa’, progetto promosso da IncontraDonna con il Gruppo Fs Italiane, con il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute e il sostegno dell’Aiom, l’Associazione italiana di oncologia medica e di Farmindustria. Per tutto il mese di ottobre tornano i consulti a bordo dei treni ad alta velocità, regionali e nei Freccialounge delle stazioni. In più, proseguiranno i teleconsulti online sulla piattaforma frecciarosa.it, dove sarà possibile scaricare anche un vademecum. “Nel 2020, in Italia, sono state stimate quasi 55mila nuove diagnosi di tumore della mammella, la neoplasia in assoluto più frequente in tutta la popolazione”, dice Adriana Bonifacino, presidente di IncontraDonna onlus. Proprio lo scorso anno, rispetto al 2019, si sono contate oltre 3.300 diagnosi mancate di carcinoma della mammella, 2.700 di collo dell’utero, 1.300 di carcinoma del colon-retto e oltre 7.400 di adenomi colorettali avanzati, “per il blocco e i ritardi nel riavvio dei programmi di prevenzione secondaria”, aggiunge Bonifacino.

Per il ministro della Salute Roberto Speranza, “il progetto ‘Frecciarosa’ rappresenta un’iniziativa di grande valore perché porta la cultura della prevenzione più vicino alle persone”. “In dieci anni” Frecciarosa “ha permesso a migliaia di donne e uomini di ricevere, a bordo treno o nelle sale dedicate ai viaggiatori, visite e informazioni mediche sui corretti stili di vita”, commenta Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia.

Le testimonial dell’edizione 2021 sono la cantante Orietta Berti e la docente di ballo, Carolyn Smith, che è stata colpita proprio da tumore. “Il ballo e, più in generale, l’attività fisica praticata con regolarità rappresentano un importante strumento di prevenzione primaria – spiega Giordano Beretta, presidente nazionale Aiom – Studi mostrano un’associazione tra aumento dell’attività fisica e riduzione del rischio di cancro, che per alcune neoplasie raggiunge il 20%”. Per Enrica Giorgetti, direttore generale di Farmindustria, “dall’emergenza pandemica possiamo trarre insegnamenti preziosi. Il più importante è che la salute è anche ricchezza, libertà, coesione, comunità, lavoro, uguaglianza. Senza salute e investimenti nelle scienze della vita non c’è futuro, né sviluppo armonico della società”.

(ANSA).
   

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