venerdì, 7 Febbraio 2025
What If…? – Le Citazioni e i Riferimenti nell’ottavo episodio
L’ultimo episodio di What If…? andato in onda ieri su Disney+ (il penultimo della prima stagione, con il finale in arrivo il prossimo Mercoledì) è entrato nel vivo di una trama orizzontale che in sordina lo show ha costruito fin dall’inizio, fra universi alternativi e deviazioni dal percorso originale del Marvel Cinematic Universe. L’inaspettato scontro finale, giocato fra un Ultron alla massima potenza immaginabile e Uatu l’Osservatore, deciderà il destino dell’intero multiverso; nel frattempo la serie ha regalato ai fan come di consueto una dose massiccia di citazioni, riferimenti ed easter egg, come ormai ci ha abituati fin dal principio. Ecco di seguito tutto ciò che abbiamo scovato in E se… Ultron avesse vinto?
TIMELINE
L’incipit dell’episodio si inserisce nelle fasi finali di Avengers: Age of Ultron. Nel secondo film corale con protagonisti gli Avengers, avevamo visto l’Intelligenza Artificiale Ultron ribellarsi ai suoi creatori, Tony Stark e Bruce Banner; Ultron aveva poi tentato di creare per la sua coscienza un indistruttibile corpo in vibranio, ma il suo piano venne sventato dagli eroi portando alla nascita di Visione, summa di tutte le caratteristiche positive di Ultron stesso e di J.A.R.V.I.S., altra intelligenza artificiale meno sviluppata, creata anch’essa da Tony.
Non ci sono stati forniti dei particolari più approfonditi, ma nella storia in questione, ambientata come tutte le precedenti in un universo alternativo, gli Avengers per qualche motivo non riuscirono a fermare Ultron, che fece proprio il corpo in vibranio come pianificato e, forte della Gemma della Mente, riusciva poi anche ad impadronirsi di tutte le altre, già in mano a Thanos. Iniziando così il suo regno del terrore…
TUTTI I RITORNI
In numero ridotto rispetto al solito gli attori tornati a prestare la propria voce ai personaggi interpretati sul grande schermo: si parte con Jeremy Renner ed il suo Occhio di Falco, per continuare poi con Toby Jones, che riprende il ruolo del villain “computerizzato” Arnim Zola, e concludiamo poi con un cameo di Benedict Cumberbatch nel finale, che riprende il personaggio dello Steven Strange alternativo già visto nel quarto episodio di What If…? e che avevamo lasciato in una sorta di “limbo” dimensionale.
La Vedova Nera è un’altra dei grandi protagonisti dell’episodio, ma dietro il personaggio non abbiamo ritrovato Scarlett Johansson, bensì l’attrice di Wet Hot American Summer Lake Bell. Neanche James Spader è tornato in What If…? per prestare la voce al suo Ultron, che è invece curiosamente stato doppiato da Ross Marquand, attore che sul grande schermo aveva già sostituito Hugo Weaving nel ruolo del Teschio Rosso (è infatti lui ad interpretare l’ex villain in Avengers: Endgame). Moltissimi i camei dal mondo Marvel: soprattutto nella lotta fra Ultron e Uatu, osserviamo moltissimi personaggi e luoghi del MCU (dagli eroi del Wakanda al Generale Ross, dai Guardiani della Galassia a Ego il Pianeta Vivente), fra i quali segnaliamo i camei vocali di Captain America, Iron Man e Captain Marvel, rispettivamente interpretati qui dai doppiatori Josh Keaton, Mick Wingert e Alexandra Daniels (che avevamo già incontrato tutti negli episodi precedenti della serie).
Fra i luoghi visitati figurano il già citato Wakanda, la base dei Nova Corps su Xandar, il pianeta Sakaar (dove vediamo anche Korg e il Gran Maestro), il pianeta dei Sovereign ed anche alcuni universi inediti, come uno in cui Steve Rogers è il Presidente degli Stati Uniti.
AGE OF ULTRON
L’episodio pesca a piene mani dalla saga a fumetti Age of Ultron, che pur avendo fornito la base per il titolo del secondo film dedicato agli Avengers, non era stata granché affrontata in quella sede. Nella Age of Ultron a fumetti, ambientata nel futuro dell’universo Marvel originale, Ultron raggiunge lo stadio finale della propria “evoluzione” e mette a ferro e fuoco la Terra, sterminando quasi completamente l’umanità. Contro di lui si ergono un manipolo di eroi, dalla Vedova Nera a Wolverine, profondamente diversi da quelli che ricordavamo.
L’INCUBO DI TONY
L’episodio mostra un futuro del quale, in una singola ma efficacissima scena, avevamo già avuto un piccolo reveal. Si tratta del sogno di Tony Stark, che proprio in Avengers: Age of Ultron viene indotto nella sua mente da Wanda Maximoff. Nel futuro dettato dalla tirannia di Ultron, gli Avengers sono stati decimati e sconfitti; a testimonianza di ciò, l’iconico scudo di Cap è stato spaccato a metà, proprio come nel sogno di Tony.
INDIANA JONES
Occhio di Falco e la Vedova Nera ricordano il film Indiana Jones e i Predatori dell’Arca Perduta:la citazione si rifà all’epilogo del film in questione, nel quale vediamo l’Arca dell’Alleanza “perdersi” nei meandri di un enorme magazzino che ricorda moltissimo il database di documenti russi che vediamo nell’episodio.
LO SCUDO DI RED GUARDIAN
Nel suddetto database, fra i vari documenti, Natasha trova anche un vecchio e familiare scudo: si tratta di quello di suo “padre” Red Guardian, che abbiamo conosciuto nel film Black Widow. Molto simile a quello di Captain America (di cui rappresenta in effetti una pallida copia), lo scudo voleva essere il simbolo di un eroe nazionale russo da contrapporre alla figura di Steve Rogers.
UN GENOCIDA DOPO L’ALTRO
In una battuta che Zola rivolge a Occhio di Falco e alla Vedova Nera, l’uomo afferma “Non è il primo genocida megalomane con cui mi trovo a che fare” in riferimento ad Ultron. Il primo genocida megalomano era ovviamente il Teschio Rosso, con il quale Zola collaborava in Captain America: The First Avenger ma del quale aveva fin da subito imparato a temere le intenzioni.
LA MORTE DI OCCHIO DI FALCO
Sicuramente commovente il totale ribaltamento dei ruoli in E se… Ultron avesse vinto? di Occhio di Falco e della Vedova Nera. In Avengers: Endgame, Natasha Romanoff si sacrificava per ottenere la Gemma della Realtà, necessaria per ribaltare il risultato del famoso “schiocco di dita” di Thanos: nell’episodio in questione invece, è Clint Barton a sacrificarsi, in una ricostruzione stilistica e visuale che pur in una situazione diversa ricorda moltissimo la scena della morte della Vedova Nera vista al cinema.
LA “POETICA” FINE DI THANOS
L’ottavo episodio di What If…? si attesta sicuramente su alti livelli drammatici, ma lascia spazio anche all’ironia (come ad esempio nella scena in cui Uatu si dispera di fronte a Occhio di Falco e ai documenti su cui egli si è appena arreso).
Da notare la scena in cui Ultron uccide Thanos… dividendolo perfettamente a metà: una fine ironico-poetica per il villain il cui scopo era quello di eliminare la metà della vita dalla faccia dell’universo.
SKYNET
Quando si parla di Captain Marvel, i riferimenti agli anni ’80 sono all’ordine del giorno: Carol Danvers cita infatti la saga di Terminator, iniziata con la prima pellicola del 1984, che vede l’umanità contrapposta ad una intelligenza artificiale, Skynet (creatrice dei cyborg noti come Terminator). Ed è proprio cn l’appellativo Skynet che Captain Marvel si rivolge ad Ultron, accomunandolo alla rete di difesa assassina del film di James Cameron.