domenica, 24 Novembre 2024
Meno reazioni ai vaccini e salgono i casi di morbillo
Pochi effetti collaterali, che in oltre il 90% dei casi sono lievi e quasi sempre si risolvono in poco tempo; nessun nesso con decessi. I vaccini si confermano tra i prodotti farmaceutici più sicuri, secondo il Rapporto Vaccini realizzato dall’Agenzia Italiana del Farmaco, da cui emerge inoltre una brusca riduzione delle segnalazioni rispetto all’anno precedente.
Il rapporto si riferisce all’anno 2022, quando – escluse quelle contro Covid-19 – sono state somministrate in Italia circa 19 milioni di dosi di vaccini. Sono state invece circa 9 mila le reazioni avverse segnalate per quell’anno, pari a 47,8 segnalazioni ogni 100 mila dosi somministrate. Si tratta di un brusco calo rispetto all’anno precedente (-39%), che è soprattutto il risultato della conclusione di progetti di farmacovigilanza attiva (in particolare VigiFarmacoVax) che avevano prodotto un picco di segnalazioni nell’anno precedente.
I dati confermano la sicurezza dei vaccini: il 93,5% delle segnalazioni ha riportato eventi avversi non gravi: febbre, reazioni locali; pianto; irritabilità; diarrea, vomito e mal di pancia; sonnolenza, mal di testa, convulsioni. Il rimanente 6,5% è classificato come reazione grave, con un 1,6% che ha richiesto il ricovero. Al momento della segnalazione, comunque, il 78% dei sospetti eventi avversi si era già risolto senza nessuna conseguenza, l’8% era in miglioramento e lo 0,7% era in fase di guarigione, seppur con postumi. Rimane un 3% che non era ancora guarito. Il rapporto rileva anche 7 decessi dopo la somministrazione del vaccino, tuttavia “in nessun caso le informazioni disponibili consentivano di individuare la causa del decesso nel vaccino”, precisa l’Aifa.
Sei di questi decessi si sono verificati dopo la vaccinazione antinfluenzale (in tre segnalazioni somministrata insieme all’anti-Covid) in persone di età avanzata con quadri clinici complessi e polipatologie. L’altro ha riguardato “un paziente di 2 anni, affetto da polipatologie, il cui decesso, come riportato anche dalla relazione medico-legale, non è correlato alla vaccinazione ma alla condizione patologica pre-esistente”, aggiunge l’Agenzia del Farmaco.
“I vaccini sono una delle principali risorse in termini di salute pubblica e individuale. A maggior ragione, la sorveglianza degli eventi avversi che si possono osservare dopo la vaccinazione è particolarmente rigorosa”, ha affermato il presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco, Robert Nisticò. “A fronte dei presunti eventi avversi segnalati” “la bilancia del rapporto beneficio-rischio” “pende a loro favore”, ha concluso. Intanto, il morbillo torna a far paura.
“Nel 2024 si sta registrando una rapida crescita dei casi”, avverte l’Aifa. Secondo l’ultima analisi dell’Istituto Superiore di Sanità dall’inizio dell’anno ad agosto si sono contati 864 casi. Tra le malattie prevenibili con la vaccinazione, spiega l’agenzia, il morbillo è quella “che più preoccupa perché, oltre a essere la malattia più contagiosa al mondo, può causare anche gravi complicanze. L’encefalite, in particolare, può essere mortale nel 15% dei casi e nel 40% dei casi può provocare danni permanenti come ritardo mentale, epilessia, sordità”.
Quest’anno, secondo i dati Iss, i casi di polmoniti sono già stati 101; a essi si aggiunge un caso di encefalite. Le coperture vaccinali, intanto, migliorano: “i dati al 20 giugno 2023, riportano una copertura del 94,4% nei bambini sotto i 24 mesi, molto vicina al 95% indicata come soglia di sicurezza per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge”, afferma l’Aifa. Il problema sono le fasce di età più grandi, nelle quali “si rilevano tassi di copertura più bassi che spiegano il perché della ripresa dei contagi”, conclude l’agenzia
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