Mondiali Ciclismo: Pogacar, quella iridata è una maglia speciale

“Quella iridata è una maglia molto
speciale nel ciclismo, la più unica di tutte e che tutti
vogliono. Indossi questa maglia tutto l’anno come segno che sei
il miglior corridore del mondo. È un grande obiettivo per me, ma
se non dovessi riuscirci adesso penso che potrò farlo nei
prossimi anni”.
    Parole di Tadej Pogacar, che in conferenza stampa ha parlato
della prova in linea di domenica, prima che fosse annunciata
dall’Uci la notizia della morte d ella 18enne svizzera Muriel
Furrer,caduta ieri nel corso della prova Juniores femminile. Gli
organizzatori dei Mondiali di Zurigo 2024 hanno deciso che si va
avanti e quindi domenica ci sarà la corsa in linea dei
professionisti, o Elite come si chiama ora.
    Lo sloveno quest’anno ha già vinto Giro e Tour e ora punta
anche al Mondiale, di cui quest’anno è il favorito numero uno,
per riuscire nell’impresa del ‘triplete’ che in passato è
riuscita solo a Eddy Merckx nel 1974 e a Stephen Roche nel 1987.
    “L’anno scorso è stata molto dura e il percorso non era proprio
adatto a me -spiega -. Era troppo esplosivo, soprattutto nelle
ultime fasi. Ero esausto, ma quest’anno il percorso mi si addice
di più. La nostra squadra della Slovenia è forte con due o tre
punti di forza (c’è anche Primoz Roglic ndr) e questo ci dà un
vantaggio, ma dobbiamo giocare in modo molto intelligente. Non
avremo le radioline per essere in contatto con l’ammiraglia e
questo non faciliterà le cose”.
    Pogacar correrà questo Mondiale su una speciale bici Colnago
VR4s ‘dipinta’ con colori che si ispirano alle sue vittorie:
giallo per il Tour de France, rosa per il Giro d’Italia, verde
per il Lombardia e la Liegi-Bastogne-Liegi, azzurra per la
Parigi-Nizza, blu scuro per la Tirreno-Adriatico, bianca per la
maglia giovanile del Tour e pallini per la maglia a pois. C’è
anche il bronzo per i Giochi di Tokyo 2021. “Amo l’arte, non
quella classica, ma piuttosto la pop art e i fumetti – il
commento del fuoriclasse sloveno -. Sono orgoglioso di poter
correre domenica con questa bici, che di fatto è un’opera
d’arte”.
   

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