Bebe Vio, “lo sport è eccezionale per curare la salute mentale”

“Sono una grande fan della mente,
anche perché il corpo non mi ha seguito tantissimo”. Bebe Vio
Grandis inizia con la consueta ironia che la contraddistingue il
discorso di accettazione del “Premio De Sanctis per la salute
sociale”, giunto alla quarta edizione, che mira a individuare
azioni e buone pratiche volte a migliorare la qualità della vita
e la convivenza sociale e quest’anno dedicato sul tema della
salute mentale. “Lo sport è uno strumento eccezionale per la
cura della salute della mente e del corpo, in grado di portare
benefici sia all’individuo che alla società intera”, ha
continuato durante la premiazione, tenutasi presso la sede del
Consiglio di Stato a Palazzo Spada.
    “Attraverso l’attività sportiva abbiamo modo di vedere con i
nostri occhi come la passione e la forza di volontà siano in
grado di spingerci oltre i nostri limiti e di farci ripartire
anche in mezzo alle difficoltà che la vita ci mette di fronte”,
ha spiegato la schermitrice, vincitrice del premio nella
categoria “Resilienza: la forza della mente”. Un riconoscimento “che premia l’impegno e il lavoro di tutti coloro che credono e
sostengono il nostro progetto”, ha affermato Vio Grandis,
ideatrice di Bebe Vio Academy, programma volto alla promozione
dello sport paralimpico e dell’integrazione. “Ogni anno un
gruppo di bambini con e senza disabilità fisica fa sport
insieme, in 6 discipline diverse. Non serve spiegargli come fare
integrazione: lanci un pallone e trovano un modo. La mentalità
del bambin”, ha concluso, “fa capire che a loro basta stare
insieme, imparare qualcosa l’uno con l’altro”.
    All’evento, promosso dalla Fondazione De Sanctis, oltre a
Bebe Vio Grandis sono stati premiati, con nove riconoscimenti
per un totale di sette categorie, il Gruppo Abele di Don Luigi
Ciotti, ma anche i professori Federico Tonioni, Giuseppe
Lavenia, Stefano Vicari, Roberto Baiocco, la giornalista
Fiorenza Sarzanini, oltre al podcast “Psicologia d’aiuto” di
Paola Carruba e al Teatro Patologico di Dario D’ambrosi.
    Presenti il presidente del Consiglio di Stato Luigi Maruotti,
del presidente del Premio De Sanctis, Gianni Letta, il
presidente della Fondazione De Sanctis, Francesco De Sanctis e
il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.
   

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