Pogacar: ‘Ho pensato al tris Giro-Tour-Vuelta ma volevo il Mondiale’

“Devo dire che ho pensato di farle tutte tre. Ma c’erano anche le Olimpiadi e poi il mio corpo aveva bisogno di riposo e andare alla Vuelta e cercare di vincere significava saltare le Olimpiadi e fare un training specifico per abituarmi all’altitudine e non è facile perché devi essere nella forma migliore e quest’anno sarebbe stato impossibile”. Lo ha detto Tadej Pogacar al Festival dello sport di Trento, sulla possibilità di partecipare alle tre grandi corse d’Europa, Giro, Tour e Vuelta. “Quest’anno poi l’obiettivo era ottenere la maglia iridata quindi la decisioni che ho preso erano giuste”, ha sottolineato.
    “Al Giro ho avuto un paio di momenti difficili ma è andato bene perché ho fatto un ottima preparazione – ha spiegato lo sloveno -. Dopo il Giro mi sono preso qualche giorno per riposarmi e mi sono reso conto che potevo andare al Tour nella mia forma migliore e mi sono isolato per prepararmi al meglio.
    Arrivato, al Tour, mi sono reso conto alla prima settimana che potevo farcela, ma non è mai facile”. Pogacar ha anche ammesso che “ci sono stati molti momenti quest’anno in cui non pensavo sarei riuscito a vincere in alcune gare, mi sentivo davvero al limite a livello mentale e fisico, ed è stato difficile arrivare primo al traguardo”. 
   

‘Tra i rivali metto Roglic, van der Poel e Evenepoel’

Tra i rivali di Tadej Pogačar ci sono “Roglic, che ha avuto sfortuna negli ultimi anni, ma anche van der Poel, con cui siamo avversari nella classiche. E poi Remco Evenepoel, in qualsiasi corsa devo starci molto attento”. Lo ha detto il campione sloveno al Festival dello sport di Trento, quando gli sono state mostrate alcune immagini di colleghi. “Vado d’accordo con tutti anche se viviamo in posti lontani e diversi, quindi non si può dire che siamo amici – ha voluto sottolineare -. Ma abbiamo rispetto reciproco perché ci prenderemo sempre cura gli uni degli altri e non ci pesteremo i piedi. Non saremo nemici perché vogliamo sconfiggerci in gara”.

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