Malnutrizione mette a rischio la vita di 2 milioni di bimbi

Circa 2 milioni di bambini che
soffrono di malnutrizione acuta grave rischiano di morire a
causa della mancanza di fondi per l’acquisto di alimenti
terapeutici. A lanciare l’allarme è l’Unicef che ha fatto un
appello a finanziare con almeno 165 milioni di dollari il
programma ‘No Time to Waste’ nato nel 2022 per rispondere alla
crisi alimentare e nutrizionale nel mondo.
    “Negli ultimi 2 anni, una risposta globale senza precedenti
ha consentito di ampliare i programmi per la nutrizione e
contenere il deperimento dei bambini e la mortalità ad esso
associata nei Paesi gravemente colpiti da conflitti, shock
climatici ed economici e dalla conseguente crisi della
nutrizione materno-infantile”, ha dichiarato il direttore del
programma per la Nutrizione e lo Sviluppo infantile dell’Unicef
Victor Aguayo. “Ma è necessario agire subito con urgenza per
salvare le vite di quasi due milioni di bambini che stanno
lottando contro questo killer silenzioso”.
    A maggior rischio, secondo l’agenzia, i bambini di 12 Paesi:
in Mali, Nigeria, Niger e Ciad le scorte di alimenti sono finite
o stanno per esaurirsi, mentre in Camerun, Pakistan, Sudan,
Madagascar, Sud Sudan, Kenya, Repubblica Democratica del Congo e
Uganda le scorte potrebbero terminare entro la metà del 2025.
    “L’Unicef ha ripetutamente avvertito che, in assenza di
strategie di prevenzione sostenibili e di un finanziamento
costante, si sarebbero verificate mancanze di scorte di alimento
terapeutici pronto all’uso in diversi Paesi, con il Sahel più
colpito dalla carenza di fondi”, ha aggiunto Aguayo. “Ora stiamo
assistendo a questo fenomeno”.
   

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