Sindacato mondiale calciatori, no a Mondiale ogni due anni

(ANSA) – ROMA, 05 OTT – La Federazione internazionale dei
calciatori professionisti (Fifpro) si scaglia contro la “mancanza di visione globale” delle istituzioni del pallone
sulla riforma del calendario, in particolare riguardo all’idea
di un Mondiale a cadenza biennale, ha dichiarato il segretario
generale Jonas Baer-Hoffmann, denunciando che i dibattiti sono “orientati da interessi commerciali”.
    Intervenendo in videoconferenza a margine della presentazione
di un rapporto che segnala un incremento delle partite
consecutive giocate dai calciatori professionisti, Baer-Hoffmann
ha chiesto una “riforma ragionevole ed efficace” per alleviare
il carico di lavoro dei giocatori, fonte di aumento del rischio
di infortuni. “C’è un’assoluta mancanza di visione globale e
leadership da parte della maggior parte delle istituzioni”, ha
affermato il numero uno del sindacato mondiale dei giocatori. In
questo senso, la Fifa ha avviato un processo di consultazioni su
un raddoppio della frequenza del Mondiale dal 2028, proposta
respinta dalla Uefa. “Le proposte, buone, cattive o orribili per
il calcio, danno luogo a pochissimi dibattiti o consultazioni,
perché tutto è allineato con gli interessi commerciali delle
diverse competizioni”, ha proseguito. “Questo mina davvero le
nostre possibilità di realizzare una riforma ragionevole ed
efficace. Vorremmo cercare di distinguere il dibattito sul
calendario e quello sulle competizioni, che sono molto diversi”.
    Baer-Hoffmann si è detto invece favorevole a “condensare le
finestre internazionali” – come proposto dalla Fifa – per
ridurre gli spostamenti e quindi l’affaticamento dei giocatori.
    Il rapporto pubblicato da Fifpro, redatto dalla società Kpmg
su un campione di 265 calciatori, segnala un aumento del numero
di partite giocate: i professionisti più esposti, ovvero quelli
internazionali, hanno giocato in media il 67% del proprio tempo
di gioco annuale nel 2020-2021 con meno di cinque giorni di
riposo tra due apparizioni. (ANSA).
   

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