sabato, 23 Novembre 2024
Infermiera sui social critica una madre che non riconosce neonato, aperto un procedimento
L’ordine degli infermieri di Bari ha avviato un procedimento disciplinare nei confronti di un’infermiera dell’ospedale Perinei di Altamura che sui social ha criticato una mamma che non aveva riconosciuto il suo bimbo neonato, definendola “ingrata”. E’ accaduto qualche settimana fa e il post è poi stato rimosso.
“La nostra iscritta si è scusata, ha rimosso il post incriminato e sarà ascoltata dalla commissione disciplinare – ha detto all’ANSA Saverio Andreula presidente dell’ordine degli infermieri di Bari – Le sanzioni previste in casi come questi, vanno dal richiamo alla sospensione dall’ordine, passando per la censura. Certo essere sospesi vuol dire non poter lavorare”.
L’infermiera, aggiunge, “si è lasciata andare a considerazioni che deontologicamente sono inaccettabili” sulla scelta di una coppia di genitori di non riconoscere subito dopo il parto, il neonato. “Una scelta indiscutibile, prevista dalla legge – continua Andreula e aggiunge – Le parole affidate a Facebook erano gravissime, fuori luogo per un infermiere che non può né deve esprimere valutazioni sui propri assistiti ma anzi, deve proteggerli nella loro identità”.
L’infermiera, che ha più di venti anni di servizio, avrebbe criticato la decisione della madre naturale della piccola con parole dure. “Il post era molto lungo e a segnalarlo è stato un semplice cittadino che, a noi come ordine e alla Asl di Bari, ha chiesto spiegazioni facendo così partire verifiche e controlli.
Abbiamo inviato una richiesta di chiarimenti alla nostra iscritta che ci ha risposto”, prosegue il presidente. La donna ha rimosso il post pubblicato “e si è giustifica ammettendo di essere stata maldestra nella pubblicazione”, fa sapere Andreula.
L’azienda sanitaria non commenta l’episodio per tutelare un minore che dovrebbe a breve essere affidato. “Episodi come questo, offrono spunti di riflessione ma sono un modo per rafforzare il legame di fiducia con i cittadini”, conclude Andreula.
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