Bagnaia e Ferrari, le Rosse sognano la rimonta

Sogni di rimonte o rimonte da sogno. E tanta voglia di appassionare, dalle due alle quattro ruote.

Un obiettivo unico per uno stesso colore, il rosso, che li accomuna nel mondo dei motori e della passione per la velocità. La Ducati MotoGp di Francesco Bagnaia nel campionato piloti e la Ferrari Formula 1 soprattutto nel costruttori, chiamate ad un finale di stagione elettrizzante, entrambe ad inseguire quell’iride chiamata ad alimentare il mito dei bolidi Made in Italy da una parte all’altra dell’emisfero, dal Messico alla Thailandia dove sono andate in pista le loro ultime impresse.

 Ed ecco che la vittoria della scuderia di Maranello nel Gran Premio del Messico con Carlos Sainz non lascia più spazio a dubbi. Gli aggiornamenti di settembre hanno rimesso le ali alla Ferrari, che da Monza ha tenuto testa alla McLaren in 4 gare su 5, con un passo di tutto rispetto anche a Singapore. Non è un attestato di superiorità, quanto di un esaltante equilibrio tra le compagini di Woking e Maranello che accende sempre di più la lotta per il campionato costruttori.

Nel mentre Red Bull è sempre più relegata al ruolo di terza forza, con il titolo di Max Verstappen più in bilico di quanto si possa pensare: Lando Norris è a soli 47 punti di distacco. Con la vittoria 248 della sua storia in Formula 1 e l’825° piazzamento da podio complessivo, il Cavallino Rampante scavalca la Red Bull nella classifica Costruttori nella quale è ora seconda a 29 punti dalla McLaren quando al termine del campionato mancano quattro appuntamenti.

Per Sainz si tratta della quarta vittoria della carriera – con la Rossa e in Formula 1, la seconda del 2024 dopo quella centrata in Australia – che gli permette di eguagliare, nella storia Ferrari, gente come Eddie Irvine, Clay Regazzoni e John Surtees. Lo spagnolo resta quinto nella classifica Piloti dove Leclerc è terzo a -71 dall’olandese campione del mondo.

“Questi risultati – ha commentato il team principal della Ferrari Fred Vasseur – non solo legati al potenziale della vettura, ma anche al modo in cui il team gestisce le varie fasi di gara: a San Paolo la prossima settimana si ripartirà da zero ma lo faremo consapevoli che siamo stati capaci di vincere due gare di fila, che stiamo facendo un buon lavoro e che dobbiamo continuare a spingere in questa maniera. Per quanto riguarda il campionato, continueremo ad affrontarlo una gara alla volta. Non è scontato che a San Paolo saremo davanti, quel che è certo è che affronteremo anche la prossima gara con lo stesso approccio”.

Dalla F1 alle due ruote, sono solo due i Gran Premi alla fine dell’anno (la Malesia la prossima settimana e Valencia) con un distacco tra il pilota torinese della Ducati e il leader della classifica della MotoGp, Jorge Martin (Ducati Pramac), di 17 punti. Una rimonta possibile quella a cui è chiamato ‘Pecco’, che a Buriram ha dato ancora una volta prova di carattere, classe e freddezza su una pista mai così insidiosa a causa della pioggia. In una gara dove il due volte campione del mondo è stato perfetto, a differenza dei suoi avversari più temuti, Martin e Marquez. Quella stessa perfezione che gli servirà da Sepang a Valencia se davvero vorrà trasfomare in realtà il sogno del tris iridato. 

   

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