mercoledì, 27 Novembre 2024
Serie A: Conte batte Fonseca, Milan ko e Napoli vola a +7
Cinico, spietato, concreto: il Napoli fa la voce grossa a San Siro e con i gol di Lukaku e Kvaratskhelia conquista tre punti importantissimi per gli equilibri di forza del campionato. Per i tifosi del Milan che avevano chiesto a gran voce l’ingaggio di Antonio Conte in estate è una sconfitta ancora più amara, uno smacco per il club rossonero che apertamente aveva definito il tecnico leccese non idoneo al progetto del Milan. Ora il Diavolo dopo dieci giornate e una partita da recuperare si ritrova a undici punti dal Napoli capolista.
Troppi per pensare e dire con sicurezza di lottare per lo scudetto. Il campionato è lungo ma due vittorie contro Monza e Cagliari sono ora imprescindibili. Il Napoli ha il merito di sfruttare ogni errore difensivo dei rossoneri, il Milan ha la colpa di sbagliare troppo nella finalizzazione vanificando le tante occasioni create nell’arco della partita con la porta del Napoli che resta ‘stregata’. E gli azzurri portandosi a +7 mettono pressione all’Inter inseguitrice.
Sono tante le attenuanti per i padroni di casa dimezzati dalle assenze. Senza Theo Hernandez e Reijnders, squalificati contro il Napoli visto il rinvio del match di Bologna, con Gabbia e Abraham infortunati e Pulisic in panchina con la febbre, Paulo Fonseca decide comunque di lasciare in panchina per tutto il primo tempo Rafael Leao. L’approccio alla partita dei rossoneri è da dimenticare. Dopo aver richiato con Kvaratskhelia (ma il suo tiro viene murato involontariamente da Lukaku), il Milan subisce gol dopo appena 5′.
Bastano tre passaggi al Napoli per andare davanti alla porta e segnare: Rrahmani serve Anguissa che verticalizzazione per Lukaku. Il belga di fisico copre il pallone mettendo fuori causa Pavlovic poi batte Maignan. Uno di quei gol che era abituato a fare a San Siro, proprio contro il Milan. Quarto gol in otto partite giocate con la maglia azzurra, numeri che ripagano la fiducia di Conte anche se la rete è l’unica accento nei novanta minuti.
I rossoneri ci mettono più di un quarto d’ora a trovare la quadra. Il primo squillo arriva al 18′ con una conclusione a fil di palo di Musah. Poi tentativo dalla distanza di Chukwueze ma Meret respinge in tuffo. Il portiere del Napoli salva anche in occasione di una palla mal gestita dalla difesa, con Musah che perde l’attimo e non ne approfitta. Al 30′ ancora una chance sciupata dal Milan, Okafor crossa per Morata che in area di tacco serve al centro Musah ma il rossonero si fa recuperare da Olivera. Il Milan costruisce tanto, corre, pressa, ma alla volontà manca un po’ di qualità e precisione soprattutto nella fase conclusiva ed è un difetto che vanifica ogni azione pericolosa. E nel momento migliore dei rossoneri, Kvaratskhelia gela le speranze del Milan: raccoglie palla, si accentra liberandosi di Loftus e Fofana poi calcia a giro con Maignan ingannato da un rimbalzo.
Ad inizio ripresa, dopo solo due giri di orologio, Morata illude con un gol di testa che viene però annullato dal check del Var per fuorigioco. Il Milan ci prova ancora ma il Napoli è ordinato e attento in difesa. Al 17′ Fonseca butta nella mischia Leao e Pulisic, nonostante non sia la meglio, richiamando Okafor e Emerson Royal. Ma il gran tiro di Leao al 35′ viene deviato da un ottimo intervento di Meret e la conclusione di Pulisic al 40′ è alta sopra la traversa. Il Napoli è già squadra e con la vittoria di San Siro si conquista i favori dei pronostici per il titolo. Il Milan ha ancora strada da fare, ma in una piazza come Milano di tempo ce n’è sempre poco.
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