sabato, 23 Novembre 2024
Multa Ue da 462 milioni a Teva, ‘abuso su farmaco sclerosi’
La Commissione europea ha
inflitto una multa da 462 milioni di euro alla casa farmaceutica
Teva per aver abusato del sistema di brevetti per prolungare
l’esclusività del suo farmaco Copaxone, usato per il trattamento
della sclerosi multipla, ritardando l’ingresso sul mercato di un
medicinale concorrente.
L’abuso della posizione dominante di Teva rilevato
dall’antitrust Ue si è verificato nei mercati del glatiramer
acetato (il principio attivo contenuto nel Copaxone) in Belgio,
Repubblica Ceca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia e
Spagna.
La Commissione ha rilevato che Teva “ha utilizzato in modo
improprio le procedure di brevetto”: quando il suo brevetto –
valido dal 2015 – che proteggeva il glatiramer acetato stava per
scadere, spiega Bruxelles, la multinazionale farmaceutica con
sede in Israele ha esteso artificialmente la protezione del
Copaxone utilizzando in modo improprio le regole e le procedure
dell’Ufficio europeo dei brevetti (Epo) sui brevetti
divisionali. Teva, spiega ancora l’Ue, ha inoltre “implementato
una campagna sistematica denigratoria contro un medicinale
concorrente a base di glatiramer acetato per il trattamento
della sclerosi multipla, diffondendo informazioni fuorvianti
sulla sua sicurezza, efficacia ed equivalenza terapeutica con
Copaxone”, nonostante le autorità sanitarie competenti avessero
approvato il farmaco. E’ la prima volta che la Commissione
impone una sanzione in relazione a questi due tipi di pratiche.
Oltre ad aver ostacolato le rivali, Bruxelles ritiene che la
condotta di Teva, durata tra 4 e 9 anni a seconda del mercato
d’azione, potrebbe aver impedito la diminuzione dei prezzi di
listino, con un impatto negativo sui bilanci della sanità
pubblica. “Ciò – viene sottolineato – è confermato dal fatto
che, una volta che il prodotto concorrente è entrato nel
mercato, i prezzi di listino sono diminuiti fino all’80%,
determinando notevoli risparmi per i sistemi sanitari”. La
sanzione da 462,6 milioni di euro è stata stabilita tenendo
conto della gravità e della durata delle violazioni nonché del
valore delle vendite di Teva relative a queste ultime. La
Commissione ha concluso che l’importo totale della multa “è
proporzionato e necessario per ottenere un effetto deterrente”.
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