Star di ieri e di oggi per Salvatore – Il calzolaio dei sogni

(ANSA) – ROMA, 07 OTT – Da Gloria Swanson a Audrey
Hepburn, da Greta Garbo a Sophia Loren, sono tante le dive
divenute clienti e amiche di Salvatore Ferragamo. Colui che è
stato definito “Il ciabattino delle stelle”, visto che nei primi
anni del Novecento, partì giovanissimo, poco più che un bambino,
da Bonito, piccolo paese italiano ai confini dell’Irpinia per
raggiungere il fratello in America, dove in pochi anni conquistò
con le sue scarpe tutta la nascente generazione di star del
cinema muto e in seguito le stelle di Hollywood. E’ la storia di Salvatore Ferragamo raccontata in un
docu-film, che dopo la presentazione al Festival di Venezia del
2020, arriva a Roma, all’Audiotorium Parco della Musica, per
essere presentata in anteprima ad un pubblico selezionato dove
spiccano i volti di molte star del cinema: Stefania Sandrelli,
Laura Morante, Valeria Golino, Violante Placido, Adriano
Giannini, Nicoletta Romanoff, Valeria Solarino, Alessandro Roja,
Ivan Cotroneo e Yvonne Scio’.
    Nel documentario, oltre alle immagini e ai video di Saltatore
Ferragamo e di sua moglie Wanda, le testimonianze di figli e
nipoti, i commenti di colleghi come Manolo Blahnik e Christian
Louboutin, gli interventi di critici e storici della moda, da
Giusi Ferrè a Susy Menkes. Il docufilm, con la voce narrante di
Michael Stuhlbarg, si avvale di immagini inedite e testimonianze
che vedono protagonisti, anche il regista Martin Scorsese e la
costumista Deborah Nadoolman Landis.
    La storia è quella umana, artistica e imprenditoriale di
Salvatore Ferragamo, dall’infanzia a Bonito, dove ha realizzato
le sue prime scarpe, al viaggio in America in cerca di fortuna,
dalle esperienze a Hollywood al ritorno in Italia, dal rischio
del fallimento alla rinascita nel suo laboratorio di Firenze
fino alla definitiva consacrazione. Carattere, istinto, genio,
curiosità e straordinaria intuizione.
    Il docufilm sarà visibile in circa 200 sale italiane l’11,
il 12 e il 13 ottobre, distribuito da Lucky Red. (ANSA).
   

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