Champions League, sfida Stoccarda per un’Atalanta grandi numeri

Innanzitutto, i grandi numeri: cinque vittorie di fila in campionato in una serie positiva di otto su due fronti, con due pareggi, dall’1-1 di Bologna il 28 settembre a oggi.

Ma il senso della vigilia di Champions League dell’Atalanta a Stoccarda è la sfida al volto amico.

“El Bilal Touré è stato sfortunato per quei due infortuni simili in pochi mesi, ma ricordo il suo gran contributo da gennaio, da ragazzo molto professionale. In estate era molto motivato a venire a Stoccarda. Ha anche battuto la Juventus con un gran gol. Adesso basta così, però: che riprenda da un po’ più avanti…”.

Gian Piero Gasperini chiude con una battuta l’elogio dell’ex in prestito all’avversario di turno, in mezzo a tante belle parole per la formazione di Sebastian Hoeness, il “De Zerbi tedesco” per l’ampio ricorso a un 4-2-3-1 molto offensivo: “Mi aspetto una squadra compatta, con la S maiuscola, duttile, in grado di attaccare con tanti uomini che dobbiamo tenere sotto controllo per sviluppare il nostro gioco, nonostante la defezione importante”.

Se ai padroni di casa alla MHP Arena manca l’esterno alto Jamie Leweling, infortunatosi col Bayer Leverkusen, per i bergamaschi il dilemma è fra 3-4-3 e 3-4-1-2. Per battere il Napoli, che difende a 4 come i tedeschi, la seconda formula è stata vincente: “Usiamo sempre tre giocatori offensivi, l’anno scorso era Koopmeiners a consentirci di variare velocemente. Quest’anno quel compito lo svolge Pasalic, poi ci sono Brescianini o Samardzic. Ma possiamo attaccare anche con tre punte pure”.

In attesa di sapere se il trio De Ketelaere-Retegui-Lookman avrà un sacrificato alla tattica, con l’oriundo argentino a segnare il 3-0 domenica scorsa da cambio in corsa, Gasperini punta decisamente al risultato: “I 2 punti persi col Celtic pesano su una classifica in cui basta poco per risalire o perdere posizioni. Dobbiamo farne ovunque, tenendo conto che nel finale di questa fase avremo il Real Madrid e il Barcellona”. I 5 punti in 3 gare risentono anche dell’altro 0-0 con l’Arsenal con rigore sbagliato di Retegui. Il 3-0 allo Shakhtar a metà percorso finora è l’unica vittoria di coppa.

Il calendario per la rincorsa agli ottavi di finale, o direttamente o ai playoff, prevede anche lo Young Boys da affrontare alla prossima e lo Sturm Graz all’inizio del 2025 tra una superpotenza spagnola e l’altra. Più di tutto, per Gasperini, conta l’integrazione degli 11 nuovi del calciomercato estivo: “16-17 giocatori fissi sono sufficienti per affrontare tante partite, perché per me conta la squadra e non la rosa. Abbiamo variato molto con tanti giocatori che stanno lavorando bene e dando buone risposte. Mi baso sempre su un nucleo solido nella speranza che possa essere incrementato dagli altri arrivati da poco”. E su Hien, il perno difensivo che rimarca come lui “la sfida con El Bilal Touré, bravo ragazzo, amico e giocatore fortissimo”, Gasperini chiude con un elogio: “Isak s’è inserito fin da quando è arrivato, merito suo e dell’esperienza maturata a Verona dove giocava in una difesa simile. I dettagli sono importanti, i sistemi di gioco non sono tantissimi e si lavora sulle piccole cose: a Napoli ha dato un sintomo di crescita ed evoluzione, può diventare ancora più importante di adesso”.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi su ansa.it