“Ogni dono è un nodo”,Ail nelle scuole per sensibilizzazione

Promuovere la cultura del
volontariato, della donazione di sangue e midollo e una maggiore
consapevolezza sui propri atteggiamenti e stili di vita. Questo
l’obiettivo di “Ogni dono è un nodo”, il progetto di educazione
e sensibilizzazione strutturato dall’Associazione italiana
contro Leucemie, linfomi e mieloma (Ail) rivolto ai giovani
delle IV e V superiori. Il progetto prevede una campagna di
sensibilizzazione per la donazione di sangue e midollo e
l’implementazione del programma educativo in almeno 11 istituti
di secondo grado in 11 province, per potenziare la cultura della
solidarietà e del dono. Fase iniziata a ottobre e che continuerà
per tutto l’anno 2024/2025, a cui hanno aderito le sedi Ail di
Ascoli Piceno, Bari, Brescia, Catania, Frosinone, Latina, Lecce,
Palermo, Reggio Calabria, Salerno e Treviso.
    Ogni sede Ail coinvolgerà almeno 13 classi sul territorio:
un’équipe composta da un educatore, uno psicologo, un
insegnante, un tutor d’aula e un volontario Ail formerà due
ragazzi per ogni classe, impegnati in una formazione di 18 ore,
6 incontri pratici e teorici. Parte fondante del percorso la
partecipazione attiva ad attività di volontariato e la creazione
di una campagna di sensibilizzazione alla donazione di sangue e
midollo, che poi verrà diffusa a tutta la scuola e al di fuori
di essa, per arruolare nuovi donatori attivi.
    Alla fine di questo percorso trasmetteranno ai propri compagni
quanto appreso secondo i principi della peer education, che
consente ai ragazzi di essere protagonisti nella trasmissione
del messaggio. Si stima che verranno raggiunti in maniera
diretta dal messaggio Ail almeno 3000 ragazzi in tutta Italia.
    Gli scopi del progetto sono la sensibilizzazione su impegno
civile e volontariato, l’accrescimento dell’autostima e della
fiducia in sé stessi, l’incoraggiamento verso autonomia e
auto-direzione, il riconoscimento della solidarietà come valore
fondante del vivere comune; l’acquisizione di conoscenze sulle
patologie onco-ematologiche e conseguenti aspetti psicologici.
    “Aiutare le persone è un pregio e farlo senza ricevere nulla in
cambio è magnifico”, le parole di chi ha partecipato. “Questo
progetto mi ha aiutato nel relazionarmi con gli altri…in parte
ho sconfitto la mia timidezza”.
   

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