giovedì, 14 Novembre 2024
‘Etnoragù’, storia di amore e tolleranza premiata nel mondo
(di Angelo Cerulo) Migliore commedia e miglior
cortometraggio (Cristiano Esposito), migliore colonna sonora
(Mario Fasciano) e migliore montaggio (Nadir Kamberi Film Edit
Production) e menzioni d’onore per l’interpretazione a Salvatore
Misticone e Stefania Ventura protagonisti insieme con Pietro
Tammaro, Amedeo Colella, Carolina Infante, Alessandro Incerto e
Mauro Palumbo. Sono i premi conquistati al London Movie Awards
da “Etnoragù”, il cortometraggio scritto e diretto da Cristiano
Esposito. E’ stato anche eletto miglior cortometraggio al New
York Movie Awards, vincitore dei premi miglior regista
internazionale e miglior cortometraggio all’International
Audiovisual Market di Roma.
Immaginata per il Forum delle Culture del 2013, è la storia
di un incontro-scontro tra Napoli e la Palestina, girata tra la
città e Procida che, sottolineano gli autori, “mette alla
berlina gli stereotipi in stile Gomorra”, prodotta dalla
Cooperativa Ar.TuRo e finanziata da Regione Campania, Film
Commission Regione Campania, POC Campania 2014-2020, Coldiretti
Napoli, Teatro Serra, Procida Wi-Fi e Lega Navale che verrà
presentata nel capoluogo campano martedì 19 novembre, alle
18:15, al Cinema ‘La Perla’ con la moderazione del critico
Giuseppe Borrone.
“Il ragù è un miracolo gastronomico!” dice nel film Amedeo
Colella interpretando se stesso, anchorman televisivo esperto di
cultura e tradizione, ma per Assunta e Giovanni, gli anziani e
devoti coniugi al centro della vicenda, è molto più di un piatto
tipico; è un rito sacro, una salsa sublimata in collante delle
loro stesse esistenze. Fino al giorno in cui Giulia, la loro
unica figlia archeologa appena rientrata dal Medio Oriente,
rivela alla madre di aver incontrato l’uomo della sua vita: un
maturo collega, fedele all’Islam, religione alla quale lei
stessa ha deciso di convertirsi.
“Sono un cultore della cucina e negli anni in cui imperversava
la serie televisiva Gomorra ho pensato ad una storia che,
attraverso il cibo, liberasse la città ingabbiata dal cinema nei
cliché crimine e malavita” racconta il regista. Fra tutti i
cambiamenti e le rinunce che la coppia dovrà affrontare ‘un
passettino alla volta’, la più ‘sacrilega’ riguarderà proprio il
ragù della domenica che, privato della carne di maiale, sembra
togliere sapore ad una vita intera. Fino al giorno delle nozze
che si chiuderà con un inaspettato gesto d’amore e tolleranza.
“Sono veramente onorato di questo riconoscimento – spiega il
maestro Mario Fasciano, compositore, cantante, batterista,
polistrumentista che ha condiviso percorsi artistici e umani con
star del rock come Ian Paice, Steve Morse, Rick Wakeman – perché
premia il mio essere napoletano, aperto per definizione
all’inclusione, e come musicista da sempre impegnato nella
mescolanza di stili, culture e tradizioni. Sulla scia di avere
una mente rock ed un cuore partenopeo, vedo questo premio come
un riconoscimento alla carriera e al mio impegno. Aver lavorato
con attori di primo piano e con un grande regista mi da’ la
spinta a proseguire nel mio lavoro guidato sempre dalla
passione”.
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